Sabato, 11 maggio 2024 - ore 05.31

Su Twitter è boom di negazionismo climatico di destra

L’anno di svolta per la crescita del negazionismo climatico su Twitter è stato il 2019

| Scritto da Redazione
Su Twitter è boom di negazionismo climatico di destra

Secondo il nuovo studio “Growing polarization around climate change on social media”, pubblicato su Nature Climate Change da un team di ricercatori guidato da Andrea Baronchelli e Max Falkenbergdel Department of Mathematics della City University of London, «Lo scetticismo climatico cresce a ritmi quattro volte superiori rispetto ai contenuti a favore dell’azione per il clima su Twitter».

Analizzando i tweet pubblicati dal 2014 al 2021 durante le COP Unfccc, Il team di ricercatori coordinato dall’Alan Turing Istitute al quale appartiene appartiene Baronchelli ha scoperto che «I tweet degli scettici sono stati condivisi 16 volte di più durante la conferenza Cop26 rispetto alla Cop21» e ha riscontrato come «L’incremento sia stato alimentato da una crescente attività dell’estrema destra contraria all’azione climatica».

Dallo studio emerge che all’epoca della COP21 Unfccc di Parigi, nel 2015, la polarizzazione su Twitter in relazione al cambiamento climatico era bassa, l’anno di svolta per la crescita dello scetticismo su Twitter è stato il 2019. Secondo i ricercatori «Una possibile ragione del recente aumento dello scetticismo potrebbe essere dovuta alla reazione di opposizione a gruppi di attivisti come Extinction Rebellion e Just Stop Oil».

Per Baronchelli,  «L’aumento significativo dello scetticismo online è davvero preoccupante. I social media funzionano da echo chamber, ovvero da cassa di risonanza in cui i pregiudizi vengono rinforzati. E’ importante che le autorità di controllo continuino a cercare modi per assicurarsi che i contenuti condivisi online siano affidabili».

Secondo gli autori dello studio, i gruppi di negazionisti climatici rivolgerebbero accuse di ipocrisia per screditare i summit sul clima e ritardare l’azione climatica.

Mark Girolami, chief scientist all’Alan Turing Institute, conclude: «Per agire velocemente e efficacemente contro la crisi climatica servono consenso e collaborazione a livello internazionale. La crescita della polarizzazione online rischia di generare uno stallo politico se alimenta antagonismo all’azione per il clima. La politica dovrebbe considerare cosa esattamente stia generando questa crescita dello scetticismo online e trovare modi per contrastarlo».

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