Sabato, 11 maggio 2024 - ore 18.20

‘Trasparenza a costo zero’, il Comune di Cremona ha aderito alla campagna

Dopo la relazione dell’Assessore alla Trasparenza e alla Vivibilità Sociale Rosita Viola, la Giunta Comunale ha approvato l’adesione alla campagna “Contro la corruzione riparte il futuro. Trasparenza a costo zero”

| Scritto da Redazione
‘Trasparenza a costo zero’, il Comune di Cremona ha aderito alla campagna

Si concretizza l’impegno assunto lo scorso mese di luglio dal Sindaco Gianluca Galimberti, quando, affiancato dall’Assessore Rosita Viola, ha siglato l’atto con il quale si impegnava, come sottoscritto durante la campagna elettorale con l’adesione all’iniziativa Riparte il futuro promossa da Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e da Gruppo Abele, ad adottare entro i prossimi cento giorni la delibera Trasparenza a costo zero. L’approvazione di questa delibera comporta la messa in atto di azioni che vanno nella direzione di un’Amministrazione sempre più trasparente, in modo che, attraverso la chiarezza e la limpidezza dell’attività amministrativa, i cittadini possano riavvicinarsi alle istituzioni e avere di nuovo maggiore fiducia in esse.

«Con l’approvazione della delibera Trasparenza a costo zero», dichiara l’Assessore Rosita Viola, «l’Amministrazione intende riallacciare un nuovo patto con la società, definendo un piano di lavoro che consenta di sviluppare una relazione positiva con i cittadini per un “Comune aperto”. Dunque, maggiore pubblicità e incisività delle azioni e un processo di valorizzazione culturale della lotta alla corruzione e per la trasparenza. Ritengo fondamentale in tal senso promuovere maggiormente l’accesso civico, il nuovo istituto previsto dalla legge che permette, attraverso il web, di concretizzare tre diritti di cittadinanza: diritto di sapere, diritto di monitorare e diritto di partecipare».

«Il Comune di Cremona», aggiunge l’Assessore Viola, «ha già approvato, in base alla Legge n. 190/2012, il Programma Triennale per la Trasparenza e per l’Integrità 2014/2016 e ha inoltre approvato, conformemente a quanto previsto dal D.Lgs. 33/2103, il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2014/2016. Aderendo formalmente alla campagna Contro la corruzione riparte il futuro. Trasparenza a costo zero, si vuole completare, sotto il profilo contenutistico e sostanziale, gli obblighi di pubblicità e trasparenza imposti dal D.Lgs. 33/2013, così da rendere ancor più visibili e accessibili dall’esterno le scelte organizzative e la situazione dei singoli amministratori».

L’adesione alla campagna significa garantire ulteriori forme di fruibilità dello status personale e dell’anagrafe degli amministratori anche attraverso mass media locali e promozione di pubblicità istituzionale in luoghi pubblici (istituzionali e non); organizzare i dati relativi al bilancio dell’ente, alle entrate e alle spese dello stesso, in modo semplice e intuitivo, divulgandolo tramite il sito istituzionale, così da permetterne la concreta comprensione delle modalità di spesa delle risorse dell’ente; facilitare la comprensione dei rapporti, dei costi e dei referenti degli enti pubblici vigilati, degli enti di diritto privato controllati o vigilati dall’amministrazione, delle partecipazioni in società di diritto privato, attraverso rappresentazioni grafiche che evidenziano le relazioni tra amministrazioni e questi enti, con link ai siti istituzionali e dettagli su chi ricopre gli incarichi di indirizzo e su chi è titolare d’incarico; istituire la Tavola Pubblica per la Trasparenza e organizzare annualmente la Giornata della Trasparenza e della Buona Amministrazione, nonché predisporre un programma di attività denominato “Comune aperto”; adottare e rispettare quanto previsto della “Carta di Pisa” (codice etico per promuovere la cultura della legalità e della trasparenza negli enti locali) in qualità di Assessori e sollecitare il Consiglio Comunale ad adottare anch’esso tale codice; garantire, in caso di assegnazione al Comune di Cremona di un bene confiscato alla mafia, informazioni in formato open data alla società civile e all’Agenzia Nazionale dei Beni sequestrati e confiscati alla mafia.

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