Ce lo ricordiamo quando, anche per affrontare un problema di semplice soluzione, spesso dovevamo imbatterci in qualche ufficio specializzato in… “complicazione delle cose semplici” ? Ebbene, l’odierna società, oggi come oggi, non solo è costretta alla sopportazione di questo tipo di specialisti, ma addirittura a dover subire, causa loro, una tale complessità di adempimenti, se vuoi anche necessari, da determinare persino una sorta di metamorfosi nella stessa fisiologia umana. Non per niente, anche in chiave sanitaria, si afferma giustamente, che l’attività psichica che viene a svilupparsi e riprodursi nella mente di un soggetto che, per esempio, ha avuto e soffre per una brutta notizia, finisce per trasformarsi da psichica in fisicamente patologica, e ciò dando origine al famoso detto “mens sana in corpore sano”.
Preambolo per dire che oggi la società moderna vive questo tipo di situazione e si ammala al punto da determinare disturbi psico-fisici che, quanto a rimedi, mettono in imbarazzo la stessa scienza medica che oggi, almeno a mio avviso e posto che lo si possa dire democraticamente, si contraddice spesso in maniera plateale da ingenerare una forte e pericolosa confusione presso coloro che sin qui hanno creduto ad essa (caso Zaia-Crisanti docet !)., non sottacendo che, come mi ha confermato un noto medico anziano delle mie parti, che i tanti soloni della sanità che si sono prodotti in varie performances in tv con il pretesto del Covid, hanno ulteriormente aumentato detta confusione presso l’opinione pubblica, sminuendone la credibilità.
Insomma, se prima eravamo alla specializzazione delle cose semplici per renderle complesse, ora al posto dell’aggettivo complesso, rebus sic stantibus, dovremmo sostituire detto aggettivo con altre frasi, come “ufficio specializzato nelle cose incomprensibili e fraudolente” . Ciò che è grave, consiste nel fatto che non si tratta di una boutade, ma di cosa vera.
Non per niente, come si legge ogni giorno sui social, sicuramente a causa di questa situazione, la gente pare non credere più di tanto alla medicina ufficiale etichettandola come portatrice indiretta o diretta di interessi economici a favore di farmacie, multinazionali ed anche di carriere agli apici della sanità. Lo scrivente non si esprime a questo riguardo per motivi di opportunità, ma ha certamente il diritto di riportare quanto legge anche sui social che, tra l’altro, accanto a vari prodotti in vendita, associano la foto di uno o quest’altro luminare per vendere detti prodotti, ingannando la pubblica opinione senza che la polizia postale o gli stessi operatori del settore dicano un solo et…. salvo qualche inutile intervento in tv che ha l’effetto di dare più visibilità a chi interviene piuttosto che smantellare gli inganni sui quali una buona fetta della popolazione, soprattutto anziana, cade ed è caduta comperando prodotti che non servono a nulla. Non mi vergogno di dire che , anche lo scrivente, è caduto in questa trappola. Del resto, come si fa a non cadere in questo tranello, se ti spiattellano la faccia un luminare della scienza o ritenuto tale tale con accanto un medicinale salvavita che ti guarirebbe in pochi giorni da diabete, prostata, mala circolazione e quant’altro ? Patologie che ad una certa età sono inevitabili ?^
Poi, ammesso ma non concesso (?), che nella sanità ci sia mercato, convinto però che leggendo molti si metteranno a ridere per la forzatura a cui mi sono aggrappato, la predetta anamnesi oggi si sta estendendo a quasi tutti i contesti della società, anche nel Clero (con tutto il rispetto per il Vangelo di Cristo, (Ratzinger e Bergoglio docent !) e, quando si vuol dimostrare che la neve è di color nero o osso invece che bianco, si fa ricorso alle carte bollate attraverso le quali possono uscire verità di comodo e, soprattutto, indebiti e folli risarcimenti questa volta in chiave giudiziaria, cifre che, non credo di dire una fesseria, influenzano il…pil in maniera molto importante. E se uno non ha i mezzi per rispondere, soccombe e muore !!!
Detto questo, non in maniera impegnata ma con il piacere di fare una chiacchierata con chi avrà la bontà di leggermi (a cui lascio la facoltà di sviluppare gli argomenti a seconda delle sue esigenze riconducibili al pregresso o presente vissuto) c’è da chiedersi, come ormai mi chiedo da alcuni decenni dopo aver scritto anche dei libri non impegnativi ma molto documentati al riguardo, se il prossimo futuro sarà ancora in grado di reggere al continuo inasprimento delle regole di sopravvivenza che, come lasciato intendere in premessa, non potrà certo ulteriormente lambire o addirittura superare come stiamo già facendo, quei valori, più fisici che etico-psichici, insiti nella fisiologia umana e cioè a quelli che attengono alla funzioni vitali… , a meno che, gradualmente ma progressivamente, si opti per omologarci ed assuefarci ad una nuova esistenza fatta di conflitti e di lotte per sopravvivere; aspetto questo che, dopo essere entrati da poco in una nuova era esistenziale, ancora non ci è dato di conoscere nei suoi sviluppi perché iniziata solo da oggi… tenendo anche presente che il Covid, almeno a mio avviso, non è accostabile alle tante pandemie del passato, ma potrebbe essere un segnale premonitore diverso sul quale porre molta attenzione, segnale che, come abbiamo già visto, ha colto impreparata la scienza sanitaria, spesso divisa anche sulle cose elementari sulle quali, da profano, ho scritto parecchio sull’argomento, imputando le possibili cause di tante morti non al Covid, ma a situazioni logistico-sanitarie volte ad affrontare una patologia su cui anche la scienza medica non ha saputo fronteggiare con immediatezza , fors’anche, per motivi diversi dalla scienza. Non per niente, gli scontri frontali fra i soloni di questa, sono stati fin troppo evidenti e sconcertanti, al punto da ingenerare l’attuale sfiducia che l’utente nutre nei confronti della classe medica. Esattamente, come mi ha ripetuto ieri, un virologo quasi ottantenne.
Ed infine, ma questa la voglio dire, urge l’intervento di qualcuno affinché vengano eliminate le troppe commistioni fra sanità, politica ed interessi, realtà tutte che stanno per svuotare anche i cervelli di coloro che, grazie a Dio, si sforzano di mantenere un minimo di onesta razionalità.