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UCRAINA: ANCORA IMPASSE MENTRE LA RUSSIA INTERVIENE CON IL GAS

| Scritto da Redazione
UCRAINA: ANCORA IMPASSE MENTRE LA RUSSIA INTERVIENE CON IL GAS

UCRAINA: ANCORA IMPASSE MENTRE LA RUSSIA INTERVIENE CON IL GAS
L'Opposizione delusa dai mancati frutti ottenuti con le trattative con il Presidente ucraino, Viktor Yanukovych, continua la protesta. Dopo le vittime a causa degli spari della polizia, militanti spariti e prigionieri nudi umiliati in mezzo alla neve

Presi in giro dall'Amministrazione Presidenziale, sotto la pressione del gas da parte della Russia di Putin. Nella giornata di giovedì, 23 Gennaio, l'opposizione ucraina che da più di due mesi manifesta in supporto dell'integrazione dell'Ucraina in Europa ha ritenuto inaccettabile continuare a tentare una trattativa con il Presidente ucraino, Viktor Yanukovych, che sa più di presa in giro.

La decisione è stata presa dopo un incontro tra i Leader del dissenso, Vitaly Klichko, Arseny Yatsenyuk e Oleh Tyahnibok, e il Capo di Stato ucraino, durante la quale l'unico obiettivo raggiunto è stata una tregua di qualche ora, senza che, tuttavia, si arrivasse a stabilire una nuova data per le Elezioni Presidenziali anticipate, come richiesto dall'Opposizione.

Nonostante la tregua, e dopo le prime cinque vittime accertate -secondo fonti ben informate ce ne sarebbero molte di più- sono continuati gli arresti politici a carico dei manifestanti feriti negli scontri e di quelli che presidiano gli ospedali in cui sono ricoverati gli attivisti del dissenso.

Sempre mercoledì, 23 Gennaio, è scomparso il leader della protesta "Automaidan" Dmytro Bulatov, mentre il suo vice, Serhiy Koba, è riparato all'estero per lanciare un appello agli Stati Europei a rafforzare la presenza diplomatica in Ucraina per concedere visti Schengen per quegli ucraini costretti ad abbandonare la Patria per motivi politici.

Come riportato dall'autorevole Ukrayinska Pravda, la polizia di regime Berkut si è resa responsabile di torture ai dammi di prigionieri, costretti a sfilare nudi in mezzo alla neve e a subire vessazioni ed umiliazioni in ogni genere.

Mosca vuole da Kyiv soldi

Pressante nel frattempo si fa anche il ruolo della Russia di Putin, che, sempre mercoledì, 22 Gennaio, ha preteso dall'Ucraina entro il 25 Gennaio il pagamento di 2,7 Miliardi di Dollari per rinnovare le forniture di gas secondo il prezzo politico scontato di 268,5 Dollari per mille metri cubi che il Presidente russo ha concesso a Yanukovych in cambio della rinuncia di Kyiv all'integrazione con l'UE.

Come riportato dall'agenzia Interfax, il monopolista statale russo del gas Gazprom ha preventivato di vendere al'Ucraina 30 Miliardi di metri cubi di gas, dopo che, in seguito all'accordo politico tra Putin e Yanukovych, Kyiv ha interrotto le forniture di carburante russo da Ovest venduto dalla compagnia tedesca RWE tramite i gasdotti di Polonia ed Ungheria.

Matteo Cazzulani

Energy deals and Central Eastern Europe politics analyst

m.cazzulani@gazeta.pl

+393493620416

http://matteocazzulani.wordpress.com

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2014-01-24

 

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