Venerdì, 10 maggio 2024 - ore 02.52

Uisp.Diritti in campo a Firenze

| Scritto da Redazione
Uisp.Diritti in campo a Firenze

DIRITTI IN CAMPO: A FIRENZE L'INTERVENTO DEL PROGETTO UISP HA COINVOLTO VARIE REALTA' E GIOVANI DI DIVERSE NAZIONALITA' IN UN TORNEO DI CALCIO. Interviene L. Sbolci
"Diritti in campo: sportpertutti per una società interculturale" è il progetto nazionale Uisp per favorire l'integrazione attraverso lo sport. Il progetto interviene in otto città dove il fenomeno migratorio è fortemente presente: Firenze, Palermo, Torino, Genova, Milano, Bologna, Napoli e Roma. Proseguiamo il nostro viaggio per raccogliere voci e testimonianze. Questa settimana andiamo a Firenze, dove il progetto si è concretizzato in un torneo di calcio a 5, a cui hanno preso parte sei squadre provenienti da comunità di origine diversa.

Leonardo Sbolci, referente locale del progetto, ci ha descritto le modalità di reclutamento dei partecipanti.
“Siamo andati ad attingere in un bacino di contatti già in passato coinvolti in eventi simili, tornei o eventi formativi su integrazione e altri temi – spiega Sbolci - Abbiamo fatto riferimento ad un grande contenitore di giovani differenti, nella provenienza e quindi nella cultura. Una squadra è formata da rifugiati somali che rientrano nel progetto P.A.C.I., un programma di accoglienza a favore di cittadini stranieri richiedenti asilo e rifugiati: la cooperativa sociale Cenacolo, che è stata nostra partner in diverse attività precedenti e interagisce direttamente con loro, ci ha aiutato a entrare in contatto con i giovani che hanno dai venti ai trenta anni. Con questo gruppo abbiamo avuto un po’ di difficoltà a livello linguistico, perché molti non parlano italiano né inglese. Un altro gruppo formato da ragazzi dai 16 ai 20 anni, frequentano un centro giovani di una zona un po’ difficile di Firenze, Le Piagge, sono principalmente rom, romeni, ma anche italiani e già in passato avevano partecipato a nostri tornei. Una squadra è stata formata da ragazzi italo-indiani, kosovari, nigeriano e tunisini dell’associazione Piuma/Arcobaleno: sono un gruppo molto attivo e sensibile alle attività di carattere socio-sportivo. Probabilmente si affilieranno all’Uisp, per continuare a lavorare insieme su progetti e idee comuni. Un altro gruppo coinvolto è legato all’associazione Viva Perù, ragazzi giovani che partecipano al torneo e saranno coinvolti nella festa finale perché praticano danze tradizionali. Le altre squadre sono formate da ragazzi molto giovani, 16-18 anni, che provengono in massima parte dall’est Europa, Albania, Kosovo, Bosnia, Romania: si tratta di minori non accompagnati che sono qui appoggiati a case famiglia e associazioni del territorio”.

“Le partite del torneo si sono svolte in una piazza storica di Firenze, Piazza Torquato Tasso – continua Leonardo Sbolci - abbiamo voluto esporci allo sguardo dei cittadini, per condividere con loro il nostro progetto e l’idea di fondo di facilitare l’integrazione degli stranieri. Le partite sono state giocate senza arbitro, abbiamo invitato i ragazzi ad autoregolamentarsi, affinchè imparassero a gestire da soli i conflitti e le discussioni. Tutti sono stati molto corretti. Prima dell’inizio del torneo avevamo provveduto a tradurre i regolamenti in diverse lingue per facilitare la partecipazione (leggi il regolamento in inglese e spagnolo puntando soprattutto su fair play e rispetto dell’avversario. Abbiamo intercettato interlocutori validi e interessati, disposti a lavorare con noi per superare le barriere linguistiche, ma anche di cultura, che potevano rendere difficile la collaborazione”. (di Elena Fiorani)

fonte UISP

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