Sabato, 18 maggio 2024 - ore 14.41

Un omaggio a Skrjabin a Cremona, concerto venerdì al Museo del Violino

Appuntamento per venerdì 8 maggio, alle 21:00, all’Auditorium del Museo del Violino

| Scritto da Redazione
Un omaggio a Skrjabin a Cremona, concerto venerdì al Museo del Violino

L’edizione 2015 di Spazionovecento si sviluppa attorno a un unico grande progetto, un concerto che riunirà gran parte delle forze musicali di Cremona attorno al Gruppo Musica Insieme in un programma di alto valore spettacolare. Hanno dato la loro adesione al progetto il Coro Polifonico Cremonese, l’Istituto Superiore di Studi musicali Monteverdi, il Liceo Musicale Stradivari e la Scuola media a indirizzo musicale Vida, affiancati da studenti del Liceo Musicale Gambara di Brescia. Il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia collabora per le conferenze di approfondimento.

Il programma prevede l’esecuzione di importanti opere musicali del Novecento, in particolare del “meraviglioso” secondo decennio, un periodo di straordinarie sperimentazioni, a cui si aggiunge un’originalissima partitura di uno dei maggiori compositori della seconda metà del secolo.

Al centro della serata un omaggio a Skrjabin, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte, con l’esecuzione di una delle sue opere più visionarie, il Prometeo, in versione cameristica per coro e ensemble strumentale curata da Gabrio Taglietti, con la proiezione delle luci secondo le indicazioni dell’autore secondo un sistema di precise simbologie. Un’esecuzione che inonderà di luce l’Auditorium del Museo del Violino all’insegna della sinestesia suono-luce. Una vera curiosità è poi costituita dal brano di György Ligeti, il Poema sinfonico per 100 metronomi, che verrà eseguito a cura degli studenti delle terze classi della Scuola Media a indirizzo musicale Vida.

Il programma è completato infine da musiche di Charles Ives e di Sergej Prokof’ev. Di Ives verrà eseguito uno dei brani più famosi, The Unanswered Question, che prevede la spazializzazione degli esecutori (gli archi e la tromba solista fuori scena) secondo una complessa simbologia filosofica: la tromba intona “l’eterna domanda dell’esistenza” accolta dall’impassibile “silenzio dei druidi” e dai sempre più irritati sbeffeggiamenti della folla. Di Prokof’ev verrà presentata una partitura molto nota, l’Ouverture su temi ebraici, scritta nel 1919 dal compositore russo utilizzando e reinventando una serie di temi yiddish per un piccolo sestetto strumentale. I biglietti (posto unico) sono disponibili al costo di 10 €.

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