Martedì, 07 maggio 2024 - ore 02.45

Uscita di 'Black Out, dietro le quinte del lockdown', primo libro edito dal magazine The Walk Of Fame.

Raccontare il lockdown attraverso le varie forme dell'arte: musica, letteratura, cinema, teatro, dance, pittura, scultura, tv, radio, web. Questo è il tema portante del primo lavoro editoriale realizzato da The Walk of Fame, magazine specializzato nel campo dell’immaginario collettivo.

| Scritto da Redazione
Uscita di 'Black Out, dietro le quinte del lockdown', primo libro edito dal magazine The Walk Of Fame.

Uscita di "Black Out, dietro le quinte del lockdown", primo libro edito dal magazine The Walk Of Fame.

Un lavoro collettivo, che ha visto la partecipazione di dieci giornalisti. Una testimonianza dell’impatto avuto dalla pandemia di Covid-19 sull’universo culturale italiano, e non solo. Con riferimento al periodo clou, avutosi tra febbraio e giugno 2020, propone al suo interno interviste esclusive, riflessioni e articoli pubblicati dalla redazione di The Walk Of Fame durante quei giorni. Questi ultimi sono rimasti invariati nei tempi verbali affinché, nel rileggerli, il lettore possa rivivere le stesse suggestioni di quelle settimane.

Raccontare il lockdown attraverso le varie forme dell'arte: musica, letteratura, cinema, teatro, dance, pittura, scultura, tv, radio, web. Questo è il tema portante del primo lavoro editoriale realizzato da The Walk of Fame, magazine specializzato nel campo dell’immaginario collettivo.

“Black Out – dietro le quinte del lockdown” è una testimonianza dell’impatto avuto dalla pandemia di Covid-19 sull’universo culturale italiano, e non solo. Con riferimento al periodo clou, avutosi tra febbraio e giugno 2020, propone al suo interno interviste esclusive, riflessioni e articoli pubblicati dalla redazione di The Walk Of Fame durante quei giorni. Questi ultimi sono rimasti invariati nei tempi verbali affinché, nel rileggerli, il lettore possa rivivere le stesse suggestioni di quelle settimane.

Un focus originale su un tempo sospeso, fatto di quartieri dalle strade deserte ma con finestre e balconi carichi di suoni, immagini, storie e aneddoti per esorcizzare la paura e per virare le luci al grigio. Un diario collettivo scritto senza soluzione di continuità per non dimenticare ciò che è stato. Una volontà, quella messa su carta dalla redazione del magazine, di celebrare il lato artistico dell’essere umano, vero antidoto alle straordinarie difficoltà vissute durante la più grave crisi dal post Seconda Guerra Mondiale.  Senza la musica, il cinema o la letteratura, saremmo stati in grado di affrontarla ugualmente?

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