Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 10.57

Utoya .Fotoracconto di Ilde Bottoli e Francesco Pinzi

| Scritto da Redazione
Utoya .Fotoracconto di Ilde Bottoli e Francesco Pinzi

Una trentina di persone si sono ritrovate ieri sera allo SpazioComune di piazza Stradivari per assistere alla toccante esposizione delle foto di Francesco Pinzi riguardanti i gironi immediatamente successivi alla strage di Utoya, accompagnate dal racconto di Ilde Bottoli.

Le immagini mostrano giovani dai tratti tipicamente nordici, ma non solo. Infatti, nel campo dei giovani dell'AUF, il partito laburista norvegese, dove si è consumata la tragedia, erano presenti anche diversi "nuovi" norvegesi: ragazzi cioè di origine non europea, ma che, grazie alla politica di inclusione e integrazione degli ultimi anni del governo laburista, hanno acquisito la cittadinanza e i diritti civili. E' proprio questa politica una delle cause che hanno indotto Breivjk, terrorista legato ad ambienti dell'estrema destra di stampo neonazista e razzista (di cui, tra l'altro, va fiero), ad attuare il suo tragico piano.
Dopo aver piazzato una bomba davanti al palazzo del governo di Oslo, ha percorso i 43 km che dividono la capitale dall'isoletta di Utoya dove, forte dell'assenza della polizia, impegnata nei soccorsi e nella supervisione, ha potuto agire indisturbato massacrando, travestito da poliziotto, 73 giovani.
Le immagini proseguono mostrando gli affascinanti paesaggi norvegesi e scorci di bellissime città come Lillehammer, Bergen, Stavanger e altre del centro-sud. In queste città, colpite dal lutto, vediamo come l'intera popolazione abbia partecipato al cordoglio delle famiglie. Cordoglio simbolicamente rappresentato dalla rosa rossa, simbolo del partito laburista.

Partito laburista che, sfruttando le ricchezze recentemente acquisite grazie alla scoperta di giacimenti di petrolio e gas, ha attuato politiche che poco hanno soddisfatto l'ambiente conservatore. Ad esempio, più che investimenti mirati a una crescita sfrenata, si è preferito consolidare il sistema di Welfare, garantendo sicurezza sociale alle generazioni future. Certo, Breivjk non è legato al partito conservatore (troppo "moderato"), ma col suo gesto ha voluto, per così dire, eliminare la nuova classe dirigente laburista, composta da ragazzi del liceo e dell'università, giovani animati da passione per la politica e amore per il proprio paese che volevano (e vogliono) impegnarsi a costruire un futuro migliore per la Norvegia e per i norvegesi, di qualsiasi etnia siano.

Io personalmente ho provato una profonda commozione, già solo a vedere le fotografie, da "straniero", quindi posso benissimo comprendere quale dolore abbiano provato i norvegesi stessi, di fronte a 73 vite spezzate nel fiore degli anni dalla follia di un mostro. Le parole del presidente però lasciano speranza per la Norvegia: ha sottolineato la volontà di continuare a seguire un percorso di integrazione e di particolare attenzione verso i giovani. E' l'esempio più lampante che uno stato che vuole davvero dirsi all'avanguardia, deve credere nei giovani e puntare sempre su di loro, sia che studino, sia che lavorino, sia che siano disoccupati.
E' triste, comunque, notare come episodi di razzismo stiano prendendo sempre più piede nella nostra Europa. Episodi che minano i fondamenti primi dell'Unione Europea e gli obiettivi che essa si era data in origine.

E' triste vedere però come questi mostri vengano troppo spesso sottovalutati dalle autorità, forse perché non fanno abbastanza paura, come invece gli islamici, continuamente messi sotto i riflettori mediatici.
Questo "foto racconto", insieme ai tanti altri episodi tristi che si sono verificati recentemente in Europa, ci dimostrano un'ennesima volta quanto non sia inutile continuare a lavorare sulla memoria e sulla difesa dei valori di democrazia e rispetto.
Alessandro Lucia

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