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Veneto Il governatore Zaia multa chi turberà la caccia

Caccia - Zanoni (PD): "Zaia fa gli auguri di buon anno regalando 3600 euro di multa ai cittadini che turberanno la caccia. Una legge che è un danno ai veneti e alle istituzioni"

| Scritto da Redazione
Veneto Il governatore Zaia multa chi turberà la caccia

(Arv) Venezia 11 gen. 2017 -    “In base all’articolo 842 del codice civile un proprietario di un terreno agricolo non può impedire ad un cacciatore di entrare nel proprio fondo, lo può fare invece verso coloro che vanno a funghi o fanno una passeggiata. Per questa eccezione alla proprietà privata, unica in Europa, la legge prevede che questi proprietari oggetto di questa servitù venatoria ricevano un contributo dalla Regione. Tuttavia la Regione Veneto dal 1992, anno di entrata in vigore dalla legge, ai proprietari dei terreni utilizzati da estranei armati non ha mai dato un centesimo. Di contro con il 2017 Zaia, inadempiente per non aver mai concesso questo contributo, fa gli auguri ai suoi cittadini con un regalo da 3.600 in termini di sanzione per chi disturba i cacciatori in assetto di caccia nonostante stia legittimamente godendo del diritto di proprietà in casa propria”.

Il consigliere Andrea Zanoni (Pd) torna sul pdl 182 sulle sanzioni per il disturbo all’attività venatoria approvato martedì in aula, con il voto contrario del Partito Democratico.

“Con questa legge Zaia ha creato una nuova casta di privilegiati, i cacciatori, rinnegando e cambiando il suo slogan elettorale da ‘Paroni a casa nostra’ in ‘Paroni a casa vostra’, esentando i cacciatori anche dalle critiche da parte dei proprietari di quei terreni utilizzati per attività venatoria senza sborsare un euro. Per i proprietari la beffa è doppia: oltre a concedere il proprio terreno ad estranei armati dovranno pure fare attenzione a non turbarli, pena una sanzione da 3600 euro.

Voglio ricordare a Zaia che attualmente governa il Veneto con i voti presi nel 2015 da di 965.994 veneti ovvero meno del 25% degli aventi diritto al voto, 4.018.497 cittadini, visto che si recarono alle urne solo 2.296.862 elettori, pari a solo il 57% degli aventi diritto. Un delirio di onnipotenza ingiustificato – sottolinea ancora Zanoni – Vorrei anche ricordargli il ‘Rapporto Demos’ della scorsa settimana sulla fiducia dei cittadini nei partiti e nelle istituzioni, che parla ancora più chiaro: nel 2005 la fiducia era del 41% e nel 2016 ha fatto un tonfo toccando appena il 26%. E questo provvedimento con sanzioni da 3600 euro a chi turba i cacciatori, che considero una depravazione in materia di caccia, non farà altro che allontanare ancora di più i cittadini, la società civile tutta, dal Palazzo, dalle istituzioni e dal voto. Perciò ritengo che oltre a essere uno strumento di intimidazione che punisce le vittime e premia i loro carnefici (vedasi i tanti episodi di abusi venatori con danni, morti e feriti anche in Veneto) sia uno strumento che danneggia in modo permanente tutte le istituzioni”.

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Zanoni (PD): “Vince la depravazione in materia venatoria, Zaia è il primo responsabile”

 “Non c’è stata la minima apertura da parte della maggioranza, che ha bocciato tutti i miei emendamenti a tutela di agricoltori, proprietari di terreni, sportivi, ciclisti, escursionisti e cercatori di funghi. Inspiegabilmente questa maggioranza continua ad essere ostaggio e prigioniera di un consigliere che rappresenta il mondo venatorio più estremista, e minoritario, del Veneto”. È quanto afferma Andrea Zanoni del Partito Democratico al termine dei lavori in aula sul pdl 182, attaccando Berlato e chiamando in causa direttamente il presidente Zaia.

“È Zaia che promulga le leggi ed è lui il primo responsabile di questo provvedimento che sancisce la depravazione e la deriva in materia venatoria. La Lega ha votato contro il diritto dei proprietari di decidere cosa fare nei loro terreni, bocciando un emendamento che avevo presentato a loro tutela. Con che faccia si presenterà poi agli elettori? Queste sono sanzioni spropositate, vessatorie e intimidatorie, creano cittadini di serie A e di serie B, punendo 10 volte tanto chi usa la voce per difendersi dagli abusi rispetto a chi abusa delle armi. I cittadini veneti che verranno sanzionati – chiude Zanoni – vadano a lamentarsi direttamente da Zaia”.

La Legge è passata con ventisei voti favorevoli: Lega, Lista Zaia, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Siamo Veneto. Sei gli astenuti: Tosiani, Veneto Civico e un consigliere di AMP. Contrari PD, M5S e un consigliere di AMP

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