Quest’inverno, la stagione teatrale veronese si arricchisce di una gustosa novità, la rassegna “Teatro dei Sapori”, un’iniziativa promossa dal Teatro Impiria di Andrea Castelletti e l’Agriturismo Colle San Felice sulle Torricelle, a Verona (Via Torricelle 2/e). È in questa location, situata in una delle zone più belle di Verona e immersa nel verde delle colline tra vigne, ulivi, fichi e ciliegi, che la rassegna propone i suoi quattro appuntamenti, sempre di giovedì, per gustare al meglio il sapore di una buona cena con quello di un piacevole spettacolo. Su questo aspetto, Teatro Impiria ha voluto dare il tocco di originalità che da sempre contraddistingue le sue iniziative, proponendo un abbinamento tematico tra cena e spettacolo, diverso per ogni appuntamento. Il programma, infatti, prevede alle ore 20.30 una cena con un ricco buffet di sfiziosi antipasti e un appetitoso bis di primi, che sorprenderanno gli ospiti con un menù ogni volta diverso a seconda dello spettacoloproposto, in programma alle ore 21.30. Il tutto al costo di soli 20 euro! Gli spettatori potranno accomodarsi al tavolo accolti dall’arredo in legno in stile classico e riscaldati dal calore della stufa al centro della sala, per godersi una cena a base di prodotti freschi e genuini, tutti a chilometro zero, provenienti dalle coltivazioni e dall’allevamento della famiglia dei proprietari, per poi assistere allo spettacolo direttamente dal proprio posto. La ricercatezza del luogo si allinea perfettamente con quella degli spettacoli, piccoli ma preziosi, incastonati nella panoramica e scintillante cornice delle luci della città, di cui dalle vetrate si gode una vista mozzafiato.
Ad aprire il cartellone, il 22 ottobre, sarà proprio il Teatro Impiria con lo spettacolo “Ah”, di e con Sergio Bonometti. Attore poliedrico, mimo, artista di strada, vignettista, di indiscussa professionalità, duttilità fisica e presenza scenica, gioca col pubblico durante tutto lo spettacolo, creando atmosfere dal nulla e trascinando gli spettatori in una sorta di immaginario collettivo in un continuo schiudersi di situazioni caleidoscopiche nel segno dell’incanto e dello stupore. Un personaggio che vive sulla scena un evolversi di vicende in bilico tra realtà e sogno. Non una parola, ma un corpo che parla. Un capolavoro di delicatezza e divertimento, uno spettacolo adatto sia a bambini che adulti: tutti ne rimangono incantati. Il menù abbinato allo spettacolo sarà vivace e colorato, all’insegna dell’allegria.
Al secondo appuntamento, il5 novembre, si assisterà allo spettacolo “Messaggi d’amore”di Teatro Impiria, scritto a due mani da Massimo Meneghini e Andrea Castelletti, che ne firma anche la regia. La storia di dueesistenze raccontate attraverso il loro epistolario. Un uomo ed una donna, interpretati da Michele Vigilante e Patrizia Rossari, si sono scritti per tutto il corso della loro vita, confessandosi passioni e debolezze, sogni e delusioni. Dall’infanzia alla morte, passando dall’adolescenza con la sua sensualità ed illusioni, dall’età adulta con le sue responsabilità, dalla maturità con le sue tante preoccupazioni. Amici da sempre, inconsapevolmente amanti, si sono confidati con lettere tenere, ridicole, commoventi, ironiche, graffianti. Lunghe missive, semplici bigliettini, telegrammi, cartoline, auguri natalizi e poi sms ed email, ci svelano due destini, due vite che hanno attraversato il corso dei decenni dal dopoguerra sino ai giorni nostri. Una storia d'amore, autentica come autentica può essere solo la vita. In abbinamento alla tematica dello spettacolo, verrà servita una cena con menù romantico, alla ricerca di sapori raffinati ed ingredienti di grande ricercatezza.
Si prosegue il 19 novembre, con il Teatro del Cerchio di Parma che andrà in scena con “I miei anni ‘70”, di e con Mario Mascitelli, accompagnato dalla musica dal vivo di Pier Marra. Lo spettacolo ha lo scopo di rivivere gli anni del cambiamento, del nostro paese, del consumismo, del benessere e del malessere di quel tempo attraverso gli oggetti e le canzoni che lo caratterizzarono. Un viaggio attraverso i ricordi felici dei "mangiadischi", delle Barbie, della TV a colori e del gettone del telefono che non ci rendeva schiavi di una suoneria. Un sottile piacere nello scoprire come si viveva allora e di come le mode cambino e, con esse, il nostro modo di intendere la moda. Come si immaginava il futuro? Diverso da quello di oggi, forse più vicino a quello di domani. Il menù proposto ripercorrerà proprio quegli anni, seguendo le migliori ricette che hanno contraddistinto la cucina degli anni ‘70.
Chiude la rassegna, il 3 dicembre, lo spettacolo “L’Osto de Verona”, di Guido Ruzzenenti e David Conati, per la regia di Massimo Totola. Il testo è ricavato dai veri diari del proprietario dell'osteria “Tre Corone”, scritti dal 1796 al 1834, un’interessantetestimonianza della Verona di due secoli fa, tra eventi di straordinaria portata storica, quali la fine della Repubblica Serenissima, l’arrivo dei francesi, la conquista da parte degli austroungarici, la carestia del 1817, la Gran Guardia, la piena dell’Adige...ed episodi poi di vita quotidiana, dai problemi con i clienti, alle ricette dell’epoca e alla cura del vino. Sul palco, Guido Ruzzenti e i Tremalnaik. Prima dello spettacolo, una cena con menù tradizionale, con piatti tipici della cucina veneta.
Si segnala che la disponibilità dei posti è limitata, raccomandando pertanto la prenotazione contattando direttamente l’Agriturismo Colle San Felice (3469432586, agriturismo@collesanfelice.it) o il Teatro Impiria (3463566425, segreteria@teatroimpiria.net).
Fonte: Teatro Impiria
