Il Ministero della Salute ha deciso finalmente di accogliere i numerosi appelli delle migliaia di persone che hanno una o più persone care in una RSA e che dall’inizio dalla pandemia di COVID-19 hanno avuto enormi difficoltà con le visite.
Sono passati ormai dieci mesi e gli strumenti a nostra disposizione per fare gli screening e identificare rapidamente i positivi al COVID-19 sono aumentati rispetto a pochi mesi fa e oggi, a poche settimane dal Natale, il Ministero della Salute ha diramato una circolare che punta a regolamentare l’accesso in sicurezza dei visitatori alle strutture residenziali per persone con disturbi mentali, con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.
La circolare, approvata dal Comitato Tecnico Scientifico prima della sua firma, riconosce il diritto alle relazioni affettive senza mettere in discussione la sicurezza e la salute, come precisato oggi dalla Sottosegretaria di Stato alla Salute Sandra Zampa.
La soluzione scelta dal Ministero della Salute è quella di autorizzare le visite nelle RSA previo test antigenico rapido da effettuare direttamente in loco. In caso di esito negativo, e nel rispetto del contingentamento che sarà comunque previsto, si potrà accedere alla struttura e far visita al proprio caro o ai propri cari.
La circolare parla chiaro, ma ci vorrà qualche giorno prima che le RSA presenti in tutto il territorio italiano riescano ad adeguarsi e dare il via libera alle visite in totale sicurezza.
Nel commentare questa novità, che permetterà una serie di ricongiungimenti vietati per mesi, la sottosegretaria Zampa ha dichiarato:
La sofferenza emotiva e relazionale legata alla pandemia e alle misure predisposte per contenerla ha certamente impattato negativamente sulla salute e sul benessere delle persone con disturbi mentali e con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, ospiti in strutture residenziali, provocando vere e proprie sindromi da abbandono. In questa congiuntura anche i familiari hanno dovuto affrontare la distanza dal proprio caro e la conseguente difficoltà ad offrire sostegno e supporto affettivo in un momento particolarmente difficile. Nell’attuale fase emergenziale, al fine di preservare il benessere psicosociale degli ospiti e dei familiari, occorre assicurare che le visite siano effettuate e che avvengano in sicurezza prevedendo adeguati dispositivi di protezione e adeguate condizioni ambientali evitando, laddove possibile, la sospensione di tutti i contatti con l’esterno.