Vincenzo Montuori ci presenta il poeta Fulvio Tursi ( Ostiano Cremona)
Nel corso della mia attività ho presentato parecchi poeti cremonesi locali tra i quali con alcuni sono rimasto in contatto mentre di altri ho perso le tracce.
Uno di questi “dispersi “ è Fulvio Tursi (Ostiano, Cremona, 1947) autore di un libretto pubblicato nel 1989 da L’Autore libri di Firenze dal titolo Alchechengi.
L’alchechengi è una bacca di origine orientale che si può mangiare (somiglia vagamente alle ciliegie) e da cui si ricava una raffinata marmellata.Il libro contiene poesie in genere brevi dove domina il tema dell’amore con immagini semplici ma delicate che alternano momenti di gioia e appagamento a sentimenti di lontananza e di disappartenenza. Leggiamo qualche testo:
Col coraggio
che a vent’anni
è incoscienza
ci siamo costruiti
i più bei sogni.
Entrammo tra le onde
correndo e saltando
ridendo forte
e gettandoci l’acqua in faccia
ieri...
mille anni fa.
Poi la tua voce
si è spenta
e nella notte
sono sveglio
col sapore del tuo bacio
l’ultimo della notte
il primo del mattino.
Senza l’emozione
di chi cerca
l’amore
ma solo
con l’insistenza noiosa
di chi cerca
un corpo.
Poi
abbiamo conosciuto
i giorni della noia
i giorni cattivi
della miseria d’amore.
Presto fioriranno
i rossi papaveri
ed ancora una volta
cercherò quello bianco.
FULVIO. TURSI