Vincenzo Montuori ci presenta CORRADO CALABRO’
Giurista, uomo delle istituzioni (è stato presidente dell’AGCOM per diversi anni) e allo stesso tempo uno dei poeti più’ complessi e articolati del tardo Novecento ; si tratta di CORRADO CALABRO’, nato nel 1935 a Reggio Calabria, vivente.
Nel suo percorso poetico, che si è’ inaugurato nel 1960, Calabro’ ha presentato diversi personaggi e ha costruito un colloquio ideale con le figure femminili attraverso una riflessione sul’ amore come continua tensione tra realizzazione e desiderio, attesa e compimento di quell’attesa per cui la sua rappresentazione di queste figure e’ spesso divisa tra constatazione di una presenza e una vertigine di assenza che conferisce alla sua poesia un che di misterioso.Leggiamo qualche testo :
SOTTO LE PALPEBRE
Il mio oroscopo passa/-poiché alzerai le palpebre-/per il tuo primo sguardo del mattino:// così attraversa l’amore il nuovo giorno.
VENERE
S’affaccia a annunciare la sera/ il primo pianeta del mattino.//Ed in mezzo la notte/sterminata di stelle/la notte grande tenda dell’attesa/la notte aperta a tante dimensioni/ quante ne può avere l’universo.// Ma noi vediamo solamente/la stella che abbiamo nella mente,/ quella che sappiamo di guardare.
MA PIÙ’ CHE MAI...
Dall’inizio mi manchi,/ come l’acqua alla sete del deserto.//Mi manchi quando ti cammino a fianco:/ non vanno nella stessa direzione,/se non per breve tratto,/due treni su binari paralleli.// Mi manchi quando sono con un’altra,/ come manca la freccia alla ferita / che per la sua estrazione si dissangua.//Ogni giorno mi manchi; e in ogni dove/perché all’assenza di te/ non c’è un altrove.
CORRADO CALABRO’