Roma, 13 Marzo 2014. Per chi non lo avesse capito la strategia di attacco alle pensioni e' chiara da tempo. Si parte dai vitalizi dei parlamentari e dei consiglieri regionali sui quali l'attacco e' facile essendo brutti, sporchi e cattivi (chissa' chi li ha votati). Poi si passa alle pensioni d'oro e, anche in questo caso, l'assalto e' agevole. Sara' poi la volta delle pensioni baby, che ci costano ogni anno 9,5 miliardi di euro, che suscitano sdegno. Si arriva, quindi, alle pensioni retributive, quelle calcolate mediamente sull'80% dell'ultimo stipendio, per poi finire a quelle contributive. Il sistema previdenziale complessivo costa 270 miliardi l'anno, cifra che fa impallidire quella dei vitalizi, ma e' una torta sulla quale la pala governativa puo' ricavare sostanziose porzioni.
Insomma, il sistema cosi' come e' non regge piu'. Da ricordare, pero', che i pensionati sono quelli che risparmiano e quindi investono (titoli di Stato, borsa, case, ecc.) e, spesso, sostituiscono lo Stato nell'assistenza a figli e nipoti.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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2014-03-13