Sabato, 11 maggio 2024 - ore 10.50

Diocesi di Cremona, sabato la conclusione del ciclo ‘La fatica di credere’

Don Bruno Bignami presenta l’enciclica «Laudato si’»

| Scritto da Redazione
Diocesi di Cremona, sabato la conclusione del ciclo ‘La fatica di credere’

Si concluderà sabato 19 marzo la quattordicesima edizione de La fatica di credere. Dialoghi tra credenti e non credenti, il ciclo di incontri quest’anno tutto dedicato all’ecologia e al nuovo umanesimo emerso dal Convegno ecclesiale di Firenze. Il sacerdote cremonese don Bruno Bignami, insegnante di Teologia morale, presenterà i principi fondamentali dell’enciclica di papa Francesco Laudato si’, ricapitolando così i vari temi presentati nelle scorse settimane. L’appuntamento, come sempre, è per le 17:00 presso il Centro Pastorale Diocesano di Cremona.

Si tratta di una voce particolarmente autorevole in questo campo: don Bruno, infatti, è uno dei curatori dell’edizione pubblicata da Dehoniane Bologna dell’enciclica sulla cura della casa comune. Sono già diversi anni che il sacerdote cremonese ha dimostrato di avere a cuore la tematica dell’etica ecologica, studiandola e presentandola sia nell’ambito accademico, sia a livello divulgativo; tra le sue pubblicazioni è possibile reperire infatti anche il volume Terra, aria, acqua, fuoco. Riscrivere l’etica ecologica, edito nel 2012, tutto centrato sulla questione dell’ambiente e della natura, affrontata in ottica cristiana.

Così dopo aver trattato la questione demografica, quella della concezione del tempo e dello spazio nel mondo di oggi e dopo le riflessioni sulla crisi economica e sulle migrazioni, si arriva ad affrontare in questo rassegna quanto la Dottrina Sociale della Chiesa sostiene riguardo il rapporto uomo-natura.

«La conversione ecologica è urgente», scrive don Bignami nella prefazione all’enciclica. «Se è vero che è sempre possibile sviluppare una nuova “capacità di uscire da se stessi” (n. 208), la prima trasformazione è quella interiore. Laudato si’ invoca uno sforzo di formazione delle coscienze, allenate alla gratuità». L’invito di papa Francesco è dunque quello di intessere reti e relazioni nella comunità in cui conduciamo le nostre esistenze, che ci permettano di dimenticare ottiche individualistiche, mettendo in capo stili di vita sobri. Sono molti, infatti, nel testo spunti ed esempi concreti che suggeriscono atteggiamenti e prassi in linea con il proposito di lavorare per un bene comune, mediante i quali si realizzi e si esprima la dignità umana, senza prescindere dalla cura del bene comune che la natura rappresenta.

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