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Governo. Renzi e il lavoro: prima le assunzioni, poi le garanzie

| Scritto da Redazione
 Governo. Renzi e il lavoro: prima le assunzioni, poi le garanzie

Nel discorso del premier per la fiducia in Senato diversi passaggi dedicati al tema occupazione. Annunciato un taglio del cuneo fiscale a due cifre. Molta attenzione anche a scuola e green economy. "Serve un cambio radicale della politiche economiche"

Renzi e il lavoro: prima le assunzioni, poi le garanzie (immagini di Fabrizio Ricci)

Promette “interventi precisi” e non solo parole sul lavoro. E anche se “nessun decreto crea posti lavoro”, dice, “da marzo partiremo con la discussione parlamentare del cosiddetto piano per il lavoro che interverrà con regole innovative”. Sono le parole pronunciate oggi dal premier Matteo Renzi durante oltre un'ora di dichiarazioni programmatiche, sulle quali ha chiesto la fiducia in Senato.

Un discorso in cui il tema occupazione e lavoro è stato toccato più volte. A partire dall'osservazione del fatto che “senza nuove assunzioni il problema delle garanzie non si pone nemmeno”. Dunque, ha detto Renzi, quello che serve è un cambio radicale di politiche economiche. “Chi è entrato in una fabbrica o ha incontrato lavoratori, sa bene che quelli sulla disoccupazione non sono solo 'numerini', ma indici di una situazione impietosa e devastante”, che "richiede un cambio radicale della politiche economiche e provvedimenti concreti che con Padoan abbiamo discusso e approfondiremo nelle prossime settimane”, ha detto il neo premier.

Poi, la promessa, piuttosto impegnativa: porteremo "immediatamente alla vostra attenzione – ha detto Renzi rivolgendosi ai senatori - una riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale con misure serie, irreversibili, non solo legate alla revisione della spesa, che porterà già nel semestre 2014 risultati immediati”.

“Ci dicono che non si può fare e che c'è un blocco, che l'Italia non esce dalla crisi”, ha aggiunto il presidente del consiglio. Ma alla generazione di chi non ha lavoro e “non ha neanche la possibilità di avere soldi di mangiare una pizza”, “diciamo che l'Italia vuole diventare il luogo delle opportunità”.

Poi, un passaggio dedicato all'ambiente e alla green economy. “Nel piano per il lavoro che presenteremo a marzo – ha detto Renzi - ci sarà una sorta di piano industriale per i singoli settori: sulle energie alternative, intese non semplicemente come il sussidio o l'intervento su un singolo settore, ma come il bisogno di andare a inventarsi nuovi posti di lavoro; sulla chimica verde, sull'innovazione tecnologica applicata alla ricerca, sugli investimenti veri e profondi che si possono fare contro il dissesto idrogeologico in un Paese in cui abbiamo soldi bloccati e fermi - anche per responsabilità delle pubbliche amministrazioni - che gridano vendetta, non soltanto per ciò che stanno vivendo in queste ore il modenese o l'area di Olbia, ma anche per come in questi anni abbiamo dovuto vivere e con il fiatone certe emergenze che potevano essere affrontate in modo molto più semplice”.

Infine, il premier ha dedicato molto spazio al tema della scuola, annunciando, tra le altre cose, “un programma straordinario nell'edilizia scolastica sui territori”.

Fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2014/02/24/109429/renzi-e-il-lavoro-prima-le-assunzioni-poi-le-garanzie

2014-02-25

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