Domenica, 05 maggio 2024 - ore 12.22

Il grande bluff del Governo Monti e Fornero: nessuna crescita per l'Italia fino al 2015!

| Scritto da Redazione
 Il grande bluff del Governo Monti e Fornero: nessuna crescita per l'Italia fino al 2015!

Il grande bluff di Monti e Fornero: nessuna crescita per l’Italia, solo recessione , uno va a spasso l’altra ha l’art.18!

Saranno mesi di dura recessione per le imprese italiane già segnate dal lungo ciclo congiunturale negativo. Lo dichiara un presidente di Unioncamere una delle tante persone e uno dei tanti Enti INUTILI che commentando i dati rilevati all’ultimo rapporto sullo scenario di sviluppo delle economie italiane (proprio Lui ci vuole). Nella fattispecie le previsioni indicano un calo del Pil pari al -1,5% nel 2012, mentre per il 2013 si prevede un timido segnale di ripresa stimato in un +0,8%, che di fatto sarà +1,2%, si perché sin quando non si cambia sintonia Politici e Politica ed economica non cambierà nulla; i giovani saranno sempre di più DISOCCUPATI, le donne perderanno di più il posto di lavoro, la cassa integrazione aumenterà vertiginosamente come la disoccupazione Ordinaria e Straordinaria. Ma ci saranno (quelli) che troveranno lavoro gli extra comunitari compresi i Rumeni e i Bulgari e Moldavi ! Magari in nero? Anche il mercato del lavoro registrerà un’ulteriore battuta d’arresto: i saldi occupazionali prevedono la perdita di 230 mila posti di lavoro. Questo avviene perché circa 26 mila imprese sono andate perdute o all’estero, e il resto del tessuto imprenditoriale rischia la stessa fine a causa dei ritardi dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione e per la difficoltà di poter aver credito dalle banche. Si perché l’Italia oltre 1946 miliardi di euro di debito pubblico ha anche 90 miliardi di debito di Regioni Provincie Comuni Enti e quant’ altro.

Un mix di variabili economiche e occupazionali che andranno a incidere sui consumi delle famiglie; la politica del rigore di bilancio unita alla staticità del mercato del lavoro produrrà in termini percentuali il -2,1% dei consumi e un calo significativo degli investimenti pari al -3,8 %, che a loro volta causeranno il decremento del Pil. L’ulteriore flessione congiunturale, nei prossimi mesi, farà viaggiare la crisi su due strade diverse in termini di macro aree: l’analisi territoriale conferma l’acuirsi del segno negativo sulle dinamiche occupazionali, una flessione che sarà avvertita soprattutto al sud.

Vediamo nel dettaglio le previsioni: Nord Ovest 38.560 mila, Nord Est: 24.240 mila, Centro 28.080 mila , Mezzogiorno 42.100 mila.

Purtroppo il sud del Paese subirà profondamente gli effetti sortiti dalla pesante recessione: il saldo negativo quantifica 42.410 mila posti di lavoro persi, le provincie di Enna, Ragusa e Siracusa registreranno una riduzione dei tassi di variazione occupazionale di poco superiore al -3%, nella totalità il rapporto di Unioncamere stima che in altre 25 province del Mezzogiorno e non solo, il calo dell’occupazione potrebbe raggiungere il 2%.

Nessun segno positivo per la crescita del sistema paese a dimostrazione del fatto che, le politiche di eccessivo rigore e inasprimento dell’imposizione fiscale creano elevati tassi di disoccupazione e di mortalità imprenditoriale, al netto dei dati sulla continua crescita del fenomeno delocalizzazione verso paesi in cui le aziende che producono sono considerate un valore aggiunto. L’apparato produttivo italiano vessato dai continui balzelli si sta depauperando, il Ministero del lavoro nel diramare i prossimi comunicati stampa sui tassi disoccupazione strutturale dovrà annotare l’assunzione di colpevolezza nei confronti dei giovani e spiegargli che, le misure della crescita e dello sviluppo e la riforma del lavoro erano soltanto un grande bluff, perché con questa impostazione non cresceremo, non lavoreremo, non venderemo e falliremo come società democratica fondata sul lavoro… Ma secondo ME, l'innovazione stà in questi articoli in questa Nuova manovra POPOLARE (che forse a fine anno si parlerà):

 

1) patrimoniale(Svizzera 3-5%) e confisca sui beni fino al 90% ad evasori (Francia) cedolare secca sugli scambi finanziari.

2) legalizzazione della prostituzione (tasse 25 miliardi all’anno), questo è lavoro e contributi,

3) legalizzare la polvere leggera , nelle farmacie.

4) aumento tassa immatricolazioni nuove + 30% vecchie -30% ( meno tasse sui carburanti)

5) Tassa sulle slot (lo Stato deve incassa 90 miliardi dal 2006) e apertura nuovi Casinò.

6) Vendita dei beni immobili inutili ( caserme- terreni ,stabili abitativi ecc. ) NON GLI UFFICI per poi pagare l’affitto, (imparate dalla cartolarizzazione, estremamente NEGATIVA)

7) una tassa giornaliera di soggiorno ai carcerati di euro 8,00-10.00 al giorno (incasso euro 500.000,00 al giorno)

8) si deve colpire le cooperative di comodo, ossia se hanno fino a 10 lavoratori devono depositare euro 50.000,00 - se invece hanno oltre i 10 lavoratori devono depositare euro100.000,00.

9) tassa sulle immatricolazione nuove auto e altre tassa su auto oltre il cc 1600

10) NO all' IMU prima casa, ma triplicare sulle seconde-terze case, soprattutto se vuote,

11) diminuire le ore di lavoro nei Ministeri e quindi diminuire lo Stipendio fino a quando c'è la crisi

12) accorpare comuni con meno di 1000 abitanti e sopprimere le Provincie e Prefetture. Referendum SARDO!

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