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IMU prima casa: servito il pasticcio all’italiana?

| Scritto da Redazione
 IMU prima casa: servito il pasticcio all’italiana?

I Cittadini italiani sono alla ricerca del soggetto in cui riporre la propria fiducia per uscire dalla situazione di incertezza nella quale si stanno dibattendo. Il soggetto principale non può che essere lo Stato, il suo apparato e il Governo. Con questo decreto sull’IMU prima casa il governo Letta mina in radice mettendo a repentaglio la sua credibilità. Era già successo al governo Monti con il decreto Fornero sulle pensioni.  – dichiara il Segretario provinciale dell’UDC Giuseppe Trespidi – Come allora anche ora più che il governo Letta viene messa in discussione la credibilità degli uffici e dei dirigenti – molto ben pagati - che al Ministero dell’economia si occupano e sovrintendono alla finanza pubblica perché riguardo all’IMU prima casa i dati sono disponibili fin dalla fine del 2012. Le aliquote definite dai Comuni nel 2012 sono arcinote perché, diversamente, non si sarebbero pagate le relative aliquote entro la fine dello stesso anno. Si sa quindi da parecchio tempo quanti sono i Comuni che hanno adottato l’aliquota base dello 0,4% e chi, invece, l’ha aumentata. Doveva quindi essere arcinoto l’importo che sulla base delle aliquote applicate nel 2012 si sarebbe dovuto coprire per garantire l’abolizione totale dell’IMU prima casa.  – prosegue Trespidi – All’incertezza del provvedimento – si abolisce ovvero non si abolisce l’IMU sulla prima casa – si è aggiunta anche la confusione determinata da una comunicazione impropria riguardante il provvedimento di copertura perché si è lasciato intendere che sarebbero stati presi in considerazione anche gli aumenti che nel 2013 si sarebbero aggiunti a quelli applicati nel 2012. Un’ingiustizia eclatante ed evidente perché i Comuni che avessero ulteriormente aumentato le aliquote le avrebbero messo a carico di tutti gli italiani anziché dei loro Cittadini. Un’ingiustizia palese nei confronti di quei cittadini che abitano nei Comuni che han mantenuto l’aliquota applicata nel 2012. C’è ancora tempo per rimediare a questo pasticcio all’italiana? Certamente sì. – conclude Trespidi –Tutti i Comuni che hanno ulteriormente aumentato le aliquote nel 2013 revocano il provvedimento oppure chiedono ai loro cittadini di versare la differenza, mentre a tutti i cittadini dei Comuni che han mantenuto le aliquote del 2012 va garantito che l’abolizione totale dell’IMU prima casa non è stata una promessa da marinaio. Lo Stato deve essere autorevole e affidabile. Se ci sono ministri, dirigenti e funzionari che minano questa credibilità vanno rimossi senza indugio dai loro incarichi.

Cremona 01 dicembre 2013

Giuseppe Trespidi

Segretario Provinciale UDC Cremona

Cell. 335/8306343 - E-mail g.trespidi@gmail.com

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