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15 giugno a Milano, Consolidamento della memoria. Incontro con Cristina Alberini

Come si formano e si trasformano i ricordi: il Centro Milanese di Psicoanalisi incontra la neuroscienziata italiana che studia il funzionamento della memoria e le molecole che possono rafforzarla o rendere meno intenso un ricordo traumatico

| Scritto da Redazione
15 giugno a Milano, Consolidamento della memoria. Incontro con Cristina Alberini

Il Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti” organizza per lunedì 15 giugno alla Casa della Cultura di Milano, via Borgogna 3, un incontro con Cristina Alberini, neuroscienziata italiana conosciuta in tutto il mondo per i suoi studi di eccellenza sulla memoria e sui processi di formazione dei ricordi. Il laboratorio guidato da Cristina Alberini alla New York University studia gli eventi molecolari che guidano il consolidamento e il riconsolidamento della memoria, ossia i processi con cui i ricordi si fissano nella memoria e con cui possiamo richiamarli. In queste fasi, in cui la memoria è più fragile, sarebbe possibile intervenire aiutando il cervello a non perdere i ricordi, come nel caso dei malati di Alzheimer, o a rendere meno intenso un ricordo traumatico. 

“Per la psicoanalisi il funzionamento dei ricordi è da sempre un tema centrale – spiega il presidente del Centro Mario Marinetti – Negli ultimi anni sono state numerose le occasioni di confronto con le neuroscienze, da cui sono emerse anche molte conferme delle intuizioni della psicoanalisi, e in questa fase ogni sviluppo può essere determinante per definire nuove ed efficaci terapie”. Gli interrogativi a cui Cristina Alberini ci aiuterà a rispondere sono moltissimi, aggiunge Paolo Chiari, segretario scientifico del CMP: “Le tracce della memoria sono dinamiche, come la psicoanalisi sa da molto tempo, ma adesso è possibile indagare quanto siano dipendenti dall'intensità delle emozioni e quanto e come cambi il ricordo nel tempo. Infatti a partire da ciò che sappiamo sulle due forme di memoria a lungo termine (esplicita dichiarativa/implicita non dichiarativa) l'esperienza del setting psicoanalitico ci insegna che il ricordo può modificarsi, rafforzarsi, indebolirsi, cambiare e gli studi della Alberini possono dire come questo avvenga a livello molecolare".

Le ricerche della neuroscienziata italiana hanno messo in luce il ruolo svolto dalla proteina IGF2 (Fattore di crescita insulinico 2) nella formazione della memoria a lungo termine. In uno studio pubblicato da Nature si è evidenziato come l’aumento dei livelli della proteina nell’ippocampo sia associato al processo di memorizzazione. In un successivo studio pubblicato su Cell, l’equipe della Alberini ha poi investigato l’effetto sulla memoria del lattato (una molecola presente negli astrociti, particolari cellule nervose che fungono da collegamento tra neuroni e vasi sanguigni), che analogamente alla proteina IGF2 sembra essere coinvolto nei processi di memorizzazione. Supponendo che i livelli di IGF2 e di lattato diminuiscano con il progredire dell’età e della malattia, è plausibile pensare che il ripristino dei livelli delle due proteine possa prevenire il decadimento mentale. Le loro alterazioni, inoltre, potrebbero essere anche sfruttate per una diagnosi precoce.Lunedì 15 giugno 2015 ore 21.00 Casa della Cultura di Milano, via Borgogna 3 – Milano CONSOLIDAMENTO DELLA MEMORIA Incontro con Cristina Alberini Introduce Antonio Imbasciati, psicoanalista Spi e professore emerito di Psicologia Clinica dell’Università di Brescia. Coordina Michele Stuflesser, psicoanalista Spi e Primario di Psichiatria dell’Ospedale di Sesto San Giovanni Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Fonte: Centro Milanese di Psicoanalisi

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