Domenica, 28 aprile 2024 - ore 16.37

24 mesi per salvare il pianeta

| Scritto da Redazione
24 mesi per salvare il pianeta

Julienne Stroeve, una scienziata, studia i ghiacci dell’Artico da decenni. Ogni estate si sposta al nord per misurare lo scioglimento dei ghiacci. Sa che il cambiamento climatico sta accelerando lo scioglimento, ma durante il suo ultimo viaggio è rimasta stupefatta. Enormi aree del ghiaccio Artico erano scomparse, andando oltre le peggiori previsioni.

Gli scienziati ci avevano avvertito che sarebbe successo. Man mano che la terra si surriscalda, si giunge a una serie di “punti di non ritorno” che accelerano il riscaldamento fino a portarlo fuori controllo. Il surriscaldamento genera lo scioglimento dei ghiacci nel Mare Artico, distruggendo il gigantesco “specchio” bianco che riflette il calore verso lo spazio, causando un enorme surriscaldamento dell’oceano e facendo scogliere ancora più ghiaccio, e così via. Fino a portare la situazione fuori controllo. Nel 2013 tutto, dalle tempeste alle temperature, è stato fuori controllo.

Ma POSSIAMO fermare tutto questo se agiamo uniti e in fretta. Una volta usciti dall'incubo dell’estinzione, potremo davvero lavorare per poter dare un futuro completamente diverso ai nostri figli e ai nostri nipoti. Un futuro pulito, verde, e in cui si sia finalmente raggiunto un equilibrio con il pianeta che ci ha dato la luce.

Mancano solo 24 mesi alla Conferenza di Parigi, l’incontro che gli stessi leader mondiali hanno deciso stabilirà le sorti delle nostre battaglie contro il cambiamento climatico. Potrebbe sembrare molto tempo, ma non lo è. Abbiamo 24 mesi per far eleggere i leader giusti, portarli all'incontro, dar loro un piano e poi fare in modo che mantengano le promesse. Siamo noi contro le compagnie petrolifere e il fatalismo che niente può cambiare. Possiamo vincere, dobbiamo vincere, ma dobbiamo iniziare da subito, con delle promesse di donazione di pochi dollari/euro/sterline a settimana fino al vertice: addebiteremo le donazioni solo se raggiungeremo il nostro obiettivo. Per il mondo che tutti noi sogniamo, facciamo in modo di riuscirci:

Clicca per fare una promessa di donazione della cifra che puoi, processeremo la tua donazione solo se raggiungeremo l'obiettivo dei 50mila sostenitori:

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Quando si tratta di cambiamento climatico il fatalismo non è solo inutile, è anche incompetente. E’ già tardi, ma abbiamo ancora la possibilità di fermare questa catastrofe, se riusciremo a convertire le nostre economie fondate su petrolio e carbone verso fonti di energia alternative. Un'obiettivo che porterà l'umanità a collaborare come mai prima d’ora e ci permetterà di creare il futuro per cui fin dall'inizio è nata Avaaz.

Per affrontare questa sfida c’è bisogno di passione, speranza e di tutte le nostre capacità. Ecco il piano:

1. Diventare politici - eleggere Leader del Clima: in 3 paesi con un ruolo chiave si terranno le elezioni nel prossimo anno. Assicuriamoci di far vincere le persone giuste, e di farle vincere con il giusto programma. Avaaz è tra le poche organizzazioni di pressione a livello globale a poter fare pressione sui politici. E visto che questa battaglia può essere vinta o persa solo su un piano politico, a un certo punto potrebbe essere uno scontro tra noi e le compagnie petrolifere a stabilire a chi daranno ascolto i nostri leader.

2. Rendiamo Hollande un protagonista: il presidente francese Francois Hollande presiederà il vertice, una posizione importantissima. Dobbiamo tentare ogni strategia e ogni canale (la sua famiglia, gli amici, il suo elettorato, i suoi consiglieri politici) per farlo diventare il campione di cui abbiamo bisogno per rendere la conferenza un successo.

3. Facciamo fare un salto di qualità alla mobilitazione: la portata di questa crisi è tale che abbiamo bisogno di andare al di là di una normale campagna. E’ tempo di entrare in azione in modo potente, diretto e non violento, di colpire l’immaginazione, far emergere l’urgenza morale e spingere le persone ad agire. Pensate a Occupy.

4. Facciamo a pezzi la macchina della disinformazione: miliardari come i fratelli Koch e le loro compagnie petrolifere sono la maggiore industria di menzogne sul tema del cambiamento climatico. Finanziano scienza spazzatura per confonderci e spendono milioni in campagne di comunicazione ingannevoli, mentre comprano politici all'ingrosso. Finanziando giornalismo investigativo e molto di più, abbiamo bisogno di far sapere a tutti e limitare la loro macchina della disinformazione.

5. Definiamo gli accordi: persino di fronte a una catastrofe di proporzioni planetarie, 195 governi in una stanza possono rivelarsi semplicemente degli incompetenti. Abbiamo bisogno di investire nei migliori consulenti politici per sviluppare strategie vincenti e compromessi ben studiati in modo che, quando avrà luogo la conferenza, buona parte dei leader sarà già dalla nostra parte e nessuno potrà dire che non esiste una soluzione reale.


Per potercela mettere tutta, abbiamo bisogno di decine di migliaia di promesse di donazione. Non importa tanto la cifra quanto la scelta di sperare e di agire:

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Durante l’ultima conferenza sul clima a Copenaghen, nel 2009, abbiamo giocato un ruolo fondamentale nelle elezioni “verdi” di Germania e Giappone, nel cambiamento delle politiche del Brasile e nel raggiungimento di un importante accordo sul finanziamento, da parte dei paesi sviluppati, di 100 miliardi di dollari all'anno ai paesi in via di sviluppo per affrontare il cambiamento climatico. Allora, i membri di Avaaz erano 3 milioni. Dopo Copenaghen, abbiamo capito che dovevamo essere molti di più per affrontare la sfida del cambiamento climatico. Ora siamo in 31 milioni e cresciamo al ritmo di un milione al mese.

Il cambiamento climatico è forse il problema più grave a livello globale e richiede la cooperazione di tutti i governi del mondo. Con milioni di membri uniti da uno stesso ideale e provenienti da tutti i paesi del mondo, Avaaz potrebbe diventare lo strumento migliore per un'azione collettiva, con milioni di noi uniti da una visione che unisce ogni paese del pianeta. E’ la nostra occasione per costruire un mondo come quello che vorremmo per i nostri figli. Diamoci da fare.

Ricken e tutto il team di Avaaz

2013-12-25

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