I viaggi della speranza dal Nord-Africa, no. Così è e in quest'ora i soci della Banca Etica s'incontrano per conoscersi, per rilanciare la loro speranza e il loro impegno.
Il Git fa gli onori di casa ma il “caffè” lo portano loro, Amici di Emmaus di Piadena (a livello nazionale Emmaus Italia è socio fondatore della banca) e Associazione di solidarietà “La Zolla”.
Emmaus è un'esperienza nata in Francia dall'Abbé Pierre, per soccorrere i bisogni abitativi, di emarginazione, con l'attenzione però a trasformare i gesti di cura e accoglienza in parole politiche, che chiedono giustizia. Movimento aconfessionale, chi è ospitato nelle Comunità Emmaus non deve necessariamente accettare fini e idealità dell'organizzazione. Agli esordi un'attenzione speciale per il Sud del mondo, ora anche ai bisogni locali. Queste comunità si autofinanzia completamente con la raccolta e la rivendita di beni usati all’interno dei propri mercatini solidali. Qui in provincia due dipendenti e un gruppo di volontari. Tre i profughi stranieri inviati dalla Cooperativa Nazareth .
La Zolla, altro socio e realtà ben conosciuto da tanti Cremonesi, nasce invece nel 1991 per iniziativa di genitori con figli tossicodipendenti. Per sperare, per aiutarsi. Poi una lunga corsa ad ostacoli fino a oggi. La sede del '96. La cascina acquistata nel 2004. I mutui. Tanti volontari. Oggi 5 di loro più alcune figure professionali di supporto garantiscono il servizio a 26 ospiti con dipendenza da alcool e droga. Il motore gira a pieno regime. Accanto, c'è la prevenzione nelle scuole e corsi d'aiuto per minori, indirizzati qui dalla Prefettura. Nell'era della crisi, non solo economica, c'è davvero da rimboccarsi le maniche.
Sia Massimo (un volontario) che Bruno (responsabile della Comunità Emmaus) sono intervenuti per rappresentare Emmaus e per ricordare nello stesso tempo che Banca Etica è nata per sostenere proprio associazioni come questa. Anche Don Giuseppe, presidente di La Zolla, racconta la passione per i più deboli, i più in difficoltà; non a caso uno dei servizi offerti è detto “pronto soccorso”. Costoro insieme al coordinatore del Git hanno pure ragionato di banche e dei finanziamenti che Banca Etica può erogare, ma si sono soffermati anche sul messaggio di cambiamento culturale che in B.E. essi possono sostenere. Una grande occasione per umanizzare un mondo di relazioni spesso duro, escludente, ingannevole e ingiusto, in cui è padrone il denaro, con tutto il resto che si deve adeguare. Cambiare la finanza ha oggi questa duplice presa: sul macro per arginare i decisori mondiali e tenere in campo la democrazia e i beni comuni, sul micro per ristrutturare la scala dei valori, a partire da quello da dare ai soldi e al profitto, che non sono fini assoluti.
L'una e l'altra realtà chiedono attenzione, confronto, sostegno. Non sono ferme. La Zolla ha in cantiere il recupero di una parte rustica della proprietà già acquistata: ne ricaverà una sala laboratorio, una polifunzionale, una per sviluppare un centro di aggregazione per giovani. Emmaus, invece, ha realizzato di recente, all’interno della Comunità, due bilocali che attualmente accolgono profughi e persone che han perso casa. Inoltre ci si affatica a due progetti, uno per varare un “centro del riuso” a Cremona in collaborazione con il Comune e uno per un “emporio solidale”, in collaborazione con il Consorzio Servizi Sociali del Casalasco rivolto a persone e famiglie in difficoltà per fornire loro mobili, arredi, indumenti e altro ad un prezzo accessibile.
Anche il G.I.T. ha nel mirino alcuni appuntamenti significativi: a Casalmaggiore, 28 maggio, compartecipa alla conferenza del vicepresidente emerito della Corte costituzionale Maddalena, su “Gli inganni della finanza”, per il giorno successivo pubblicizza invece la presenza di Andrea Baranes a Calvatone, alla festa della Cooperativa Iris. Sempre nel Casalasco, in giugno, sta lavorando a una serata con Andrea Di Stefano su finanza e gioco d'azzardo. Insomma, non manca la voglia di fare e nemmeno di sognare. Buon lavoro! (p.c.)