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A Soncino INVASIONI EMOZIONALI fino al 30 settembre

Demis Martinelli, artista internazionale nato a Soncino, tra gli ideatori ed organizzatori della ormai celebre Biennale di Soncino, a Marco quest'anno ha realizzato un progetto artistico di proporzioni davvero notevoli: INVASIONI EMOZIONALI.

| Scritto da Redazione
A Soncino INVASIONI EMOZIONALI fino  al 30 settembre

A Soncino INVASIONI EMOZIONALI fino  al 30 settembre

Una serie di mostre personali e installazioni presentate tutte insieme dal 15 al 30 settembre. L'inaugurazione si terrà sabato 15 settembre alle ore 18.00 presso la Ex Filanda Meroni.

Demis Martinelli, artista internazionale nato a Soncino, tra gli ideatori ed organizzatori della ormai celebre Biennale di Soncino, a Marco quest'anno ha realizzato un progetto artistico di proporzioni davvero notevoli: INVASIONI EMOZIONALI.

Da tempo Demis meditava a proposito di un grande progetto artistico da realizzare nel borgo per i suoi 40 anni (oltre 20 di produzione artistica) ed ecco dopo circa un anno di fittissima attività organizzativa e produttiva, aprirà i battenti il 15 settembre "INVASIONI EMOZIONALI" una serie di esposizioni in cui si potranno ammirare sculture, installazioni ambientali, fotografie e nuovi progetti inediti. Numerose le location coinvolte, pubbliche e private, a partire dalla Ex Filanda Meroni, fulcro di tutto il progetto, passando per diverse location pubbliche e private (3HUB Interiors, Portico Rosso, Ristorante Messicano Cicero, Studio Geom. Lanzi Francesco, Piscina Soncino Sporting Club, Ristorante La Pedrera, Giardini Pubblici, Revolution Hair & Beauty Spa, Museo della Stampa, El Baritì, MACBUS, Piazza Piero Manzoni, Enoteca i 5 Frati, Chinasky Libri/caffè)

L'evento è organizzato grazie al sostegno e alla collaborazione di: #cieffemilano #lapedrerarestaurant #mpexhaust #bossonivolkswagen#3hubinteriors #paolopola #elbariticista #ciceroristorantemessicano#enotecai5frati #zuccarovincenzo #chinaskilibricaffè #demismartinelli#andreacattaneo #lucafortini #nataliavecchia #artservice #junkoarchitetti #laridulada #gare82 #vitaprivatahomegallery

 Filo conduttore di tutte le mostre è la scrittura emozionale, approfondita e spiegata in questo testo:

Denominatore comune della produzione di Demis Martinelli, è la sua personalissima scrittura emozionale che ritroviamo da sempre sulle fotografie e talvolta sulle sculture, ma anche su agende, cataloghi e appunti dell'artista. Questa gestualità controllata è un modo quasi automatico di esprimersi arricchendo le immagini in maniera ragionata, attenta e personalissima; è molto più di una firma per Demis, sembra essere quasi un impulso naturale, un bisogno di comunicare andando al di là delle parole che, chi lo conosce lo sa, Demis non ama usare.

Sulle fotografie è un intervento studiato che mette l'accento là dove serve, conferisce unicità, prima di tutto, e tridimensionalità all'opera altrimenti bidimensionale. Come ben spiega Cara Valentina nel suo testo sul catalogo di “Emozioni Istantanee” 2017 <>.

Per quanto riguarda la scultura si trovano alcuni esempi di lavori con piccoli interventi incisi o scritti, sempre a dare unicità all'opera nel suo insieme e a personalizzarla nel dettaglio.

Da qualche mese, nella mente di Demis, la scrittura emozionale arriva a superare il suo iniziale scopo e ad uscire dagli spazi che le erano stati fino ad ora destinati; prende forma diventando essa stessa a tre dimensioni ed in formato monumentale, invadendo lo spazio e materializzandosi come scultura sospesa.

Quale altro materiale poteva scegliere Demis, se non il ferro, per dare forma a questa sua geniale intuizione?

Così, la scrittura emozionale, per la prima volta non arricchisce un'immagine ma un luogo, prende forma e conquista un suo spazio vitale nel quale può essere osservata a 360° gradi.

Ed ecco che nella filanda di Soncino possiamo ammirare una imponente pioggia di scritte emozionali che prende forma nello spazio andando a creare su di esso lo stesso effetto che prima creava sulle fotografie, in un'installazione grandiosa che ci permette di vedere l'idea dell'artista così come è stata concepita nella sua mente.

Questa serie di sculture sospese è il fulcro da cui hanno preso le mosse tutti i successivi interventi e progetti di questa rassegna, una vera e propria invasione che porta la scrittura emozionale di Demis in numerosi contesti permettendoci di vederla declinata in modi e con tecniche differenti ed offrendo una varietà di opere davvero grandiosa e decisamente interessante.

Tornando alla filanda, fulcro e incipit di tutte le esposizioni soncinesi, è bello notare come l'installazione qui realizzata appaia come inizio delle “invasioni emozionali”, ma anche come conclusione di un indagine ed una riflessione sulle tecniche e sull'estetica di tutte le opere precedenti: quei segni grafici che inizialmente costituivano un arricchimento sottile, ora sono diventati essi stessi delle sculture importanti ed imponenti perfettamente in linea con la produzione scultorea degli ultimi dieci anni. (Elena Dagani, 2018)

 

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