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Abolizione IMU. La suggestione dell’abolizione della tasse | F.Resemini

| Scritto da Redazione
Abolizione IMU. La suggestione dell’abolizione della tasse | F.Resemini

Dal Pdl al Pd ognuno si da il merito di avere diminuito le tasse agli italiani. Sono fra quelli che ritengono, a ragion veduta, e cercherò di spiegarne il perché, che le tasse sono invece decisamente aumentate e che questi nostri governanti ci stanno prendendo letteralmente per i fondelli.

Ma facciamo un esempio concreto: una famiglia media, come ce ne sono tante, padre, madre con due figli di cui uno di età inferiore ai 26 anni proprietaria di una casa di circa metri quadrati 100 accatastata in A/3 (abitazione tipo economico) comprensiva di un box, ad aliquota base (4per mille) avrebbe pagato Imu circa euro 70,00 all’anno.

E’ il mio caso. Una cifra che, per i nostri lungimiranti pensate, pensate, ora può essere investita per dare impulso ai consumi e conseguentemente incentivare la ripresa economica. Converrà che ogni commento è superfluo.

Nel decreto che cancella la prima rata Imu e congela la seconda, in attesa di trovare il relativo finanziamento, i «nostri» hanno pensato bene di dare con la destra e di togliere con la sinistra. Una delle tante fregature è nascosta nell’articolo 12 del decreto Imu, in vigore dal 31 agosto. Lì, si dimezza per quest’anno «il limite massimo di fruizione » per detrarre dall’Irpef il 19% dei premi di assicurazione sulla vita, contro gli infortuni e la non autosufficienza.
Se fino ad oggi quel tetto era di 1.291 euro, per il 2013 diventa 630 euro. Cosa significa in termini reali per chi con sacrificio si è fatto una polizza sulla vita? Se prima della sospensione o soppressione Imu era possibile scaricare tasse per euro 245,00 ora tale importo è ridotto ad euro 120,00 con una perdita secca di euro 125,00 alla faccia del «non mettiamo le mani nelle tasche degli italiani».

Un salasso inatteso, per chi ancora crede che gli asini volino, che sconfessa la filosofia «tax free», sbandierata in conferenza stampa da Letta e Alfano. Ma, a proposito, il premier non aveva detto che «La copertura del decreto Imu è stata gestita senza alzare le tasse»?

In buona sostanza io e mia moglie che anni fa abbiamo stipulato una polizza sulla vita, come del resto moltissimi contribuenti, oggi ci troviamo a non dover pagare 70,00 euro di Imu ma nel contempo a perdere in sede di dichiarazione dei redditi per l’anno 2013 un rimborso pari a euro 250,00 e poiché la matematica non è un’opinione abbiamo di fatto un aumento di tasse pari ad euro 180,00. Questa non è politica fiscale: è, appunto, il gioco delle tre carte.

Felice Resemini (Soresina)

04/09/2013

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