Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 20.53

Accoglienza migranti. Le contestazioni non fermano Galimberti. Merita un plauso di G.C.Storti

Resta però aperto il problema di come gestire questi profughi. Perché non sono impegnati gratuitamente in lavori socialmente utili? Quali ostacoli normativi di sono? Come superarli?

| Scritto da Redazione
Accoglienza migranti. Le contestazioni non fermano Galimberti. Merita un plauso di G.C.Storti Accoglienza migranti. Le contestazioni non fermano Galimberti. Merita un plauso di G.C.Storti Accoglienza migranti. Le contestazioni non fermano Galimberti. Merita un plauso di G.C.Storti

La contestazione della Lega Lombarda e di CasaPound  davanti alla scuola di Picenengo , che fra l’altro ha chiesto l’intervento dell’ASL, per l’arrivo di nuovi migranti è la conferma, se mai ve ne fosse stato bisogno, che la società cremonese (ed italiana) sta perdendo di vista i valori della solidarietà e dell’accoglienza.

Queste manifestazioni , legittime, debbono però preoccupare chi invece crede in questi valori ed opera per tentare di risolvere un problema di esodo che non cesserà né con gli slogan né con manifestazioni ‘contro’.

In queste giorni  ho visto solo alcuni comunicati e prese di posizione a sostegno della scelta del Sindaco. La nota dell’assessore Viola che con forza ci mette la faccia, quello dell’Arci e delle forze di maggioranza ( PD-FNLC-Sinistra per Cremona).

Certo il carico su Cremona è pesante (circa 400 migranti accolti rispetto alla 40ina su Crema) ma nonostante questo il sindaco Gianluca Galimberti e la sua giunta hanno tenuto e non hanno fatto retromarcia.

Questo comportamento merita un plauso. Ciò significa che la sensibilità degli amministratori di Cremona e del suo tessuto democratico, Caritas in testa, pur nelle difficoltà sa cogliere e realizzare l’accoglienza.

Certamente i problemi di quei cremonesi poveri e poverissimi che vivono ai margini della società, che hanno ricevuto uno sfratto, che sono disoccupati, che hanno figli da mantenere  e che rischiano di non avere futuro non possono essere dimenticati e messi in secondo piano. E’ noto l’impegno del comune ma forse va rafforzato.

Altra considerazione sulla distribuzione territoriale del migranti. La cosa certa è che non sono distribuiti equamente sul territorio provinciale.

La Prefettura dovrebbe pubblicare i dati dell’accoglienza in provincia di Cremona e dire chiaramente quali sono stati i comuni che hanno rifiutato eventualmente di accogliere i profughi.

Se tutti i comuni della provincia di Cremona si facessero carico di questo problema la pressione sulla città capoluogo sarebbe minore  e la gestione più semplice.

Resta però aperto il problema di come gestire questi profughi. Perché non sono impegnati gratuitamente in lavori socialmente utili? Quali ostacoli normativi di sono? Come superarli?

Nell'inverno scorso sono stati impiegati utilmente, dal Comune di Cremona, per spalare la neve. Come mai l'esperienza non si può ripetere?

Su questo versante rivolgo appello ai parlamentari cremonesi ( Pizzetti, Fontana e Toninelli) affinchè si facciano carico, a livello nazionale, di questa tematica. Forse per impiegare questi migranti in attività socialmente utili basta una circolare del Ministero dell’Interno.

In chiusura non posso non citare la bella esperienza fatta dalla Fondazione ‘Germani’ di Cingia dè Botti che l’anno scorso accolse ed impiegò alcuni migranti nelle sue strutture con risultati eccellenti. Purtroppo l’esempio non è stato seguito da altre strutture.

Gian Carlo Storti (Cremona)

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