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Acli.Lasciateci entrare nei centri immigrati

| Scritto da Redazione
Acli.Lasciateci entrare nei centri immigrati

L'adesione dell'Associazione alla mobilitazione "LasciateCIEntrare"
IMMIGRATI: ACLI, "SI' ALL'INGRESSO DELLA STAMPA NEI CENTRI DI
IDENTIFICAZIONE"
Roma, 25 luglio 2011 - «No al carcere per gli innocenti. Sì all'accesso
della stampa nei Centri per immigrati». Le Associazioni cristiane dei
lavoratori italiani aderiscono alla mobilitazione "LasciateCIEentrare
<http://www.fnsi.it/Esterne/Fvedinews.asp?AKey=13532> ", promossa per oggi,
lunedì 25 luglio, dalla Federazione nazionale della stampa (Fnsi) e
dall'Ordine dei giornalisti, insieme con molte organizzazioni umanitarie.

La mobilitazione chiede il rispetto dell'art. 21 della Costituzione e il
ritiro della circolare n. 1305 del Ministero dell'Interno, datata 1° aprile,
che limita di fatto il diritto-dovere d'informazione vietando l'ingresso dei
giornalisti nei Centri di identificazione ed espulsione per immigrati (Cie)
e nei Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara). L'iniziativa
arriva pochi giorni dopo l'approvazione, da parte del Parlamento, del
decreto del Governo che prolunga la "detenzione" delle persone nei Centri
fino a 18 mesi.

«Le Acli non possono condividere questa politica "punitiva" adottata dal
Governo nei confronti degli stranieri giunti nel nostro Paese a seguito
della situazione nordafricana». Lo spiega Antonio Russo, responsabile
dell'immigrazione per le Associazioni dei lavoratori cristiani. «L'effetto
combinato dei due provvedimenti è quello di trasformare i Centri per
immigrati in moderni campi di detenzione, di fatto "incarcerando" per 18
mesi persone che non si sono macchiate di alcun reato e impedendo agli
operatori dell'informazione di raccontare e documentare la realtà».

«Ancora una volta - aggiunge Russo - piuttosto che attivare le forme
consentite dalla direttiva europea sui rimpatri assistiti, che potrebbero
agevolare il ritorno dei migranti nei Paesi d'origine con minore aggravio di
risorse economiche, si sceglie la soluzione ad "effetto", che risponde
meglio alla logica propagandistica di confinare gli immigrati fuori dai
territori, anche a costo di violare il diritto internazionale e le leggi
italiane». Con l'adesione alle manifestazioni del 25 luglio «le Acli
auspicano che la pressione dell'opinione pubblica e della società civile
organizzata induca il Governo a rivedere al più presto le sue posizioni,
adottando misure più ragionevoli e più rispettose dei diritti civili».

 
Ufficio stampa Acli nazionali
Alessandro Iapino - Mob. 3356197480
Via Marcora 18/20 - 00153 Roma
Tel. 065840688 - Fax 065840695
Sito web: www.acli.it
Email: ufficiostampa@acli.it

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