ADUC Genocidio kurdo? Gli occhi e i pensieri dei ragazzi
Aggrotta la fronte e dice: mi sa che qui finisce come con gli armeni
Ieri mattina, 6,30, colazione prima di andare a scuola, il babbo accende la tv guardando un tg non italiano che scorre i titoli di presentazione. Arriva la figliola 13/14 anni, primo anno delle superiori e, a differenza del gesto abituale di cambiare canale per rilassarsi mentre inizia a bere il té, si sofferma sulle immagini che scorrono e le parole dei giornalisti sui fatti kurdi di questi giorni. Ascolta fino in fondo il breve servizio, e poi mi chiede migliori spiegazioni sul perché e sul percome. Mi districo nell’essere il più obiettivo geografico-storico possibile e nel non ripetere quello che ha appena ascoltato dal corrispondente in diretta dal fronte. Aggrotta la fronte e dice: mi sa che qui finisce come con gli armeni. Nei giorni scorsi aveva studiato la prima guerra mondiale ed era rimasta particolarmente colpita dal genocidio, da parte dell’impero ottomano, del milione e mezzo di armeni tra il 1915 e il 1916.
Poi è tornata sui suoi “canali”.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
Firenze, 12 Ottobre 2019