Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 23.37

ADUC Lettera aperta del mondo scientifico russo contro l'invasione dell'Ucraina

Queste persone rischiano molto in un regime che non tollera dissidenti.

| Scritto da Redazione
ADUC Lettera aperta del mondo scientifico russo contro l'invasione dell'Ucraina

ADUC Lettera aperta del mondo scientifico russo contro l'invasione dell'Ucraina

Una lettera aperta del mondo della ricerca russo, contro l'invasione dell'Ucraina, è stata sottoscritta da più di 6000 tra scienziati e giornalisti scientifici.

Queste persone rischiano molto in un regime che non tollera dissidenti.

E' nostro dovere diffonderla.

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Ecco il testo

Noi, scienziati e giornalisti scientifici russi, dichiariamo la nostra risoluta protesta contro le azioni militari lanciate dalle forze armate del nostro paese sul territorio dell'Ucraina. Questo passo fatale porta a enormi perdite di vite umane e mina le fondamenta dell'attuale sistema di sicurezza internazionale. La responsabilità di scatenare una nuova guerra in Europa ricade interamente sulla Russia.

Non c'è alcuna giustificazione ragionevole per questa guerra. I tentativi di usare la situazione nel Donbass come pretesto per dispiegare un'operazione militare non ispirano alcuna fiducia. È ovvio che l'Ucraina non rappresenta una minaccia per la sicurezza del nostro paese.

La guerra contro di lei è ingiusta e francamente inutile.

L'Ucraina è stata e rimane un paese vicino a noi. In Ucraina molti di noi hanno parenti, amici e colleghi nel lavoro scientifico. I nostri padri, nonni e bisnonni hanno combattuto insieme contro il nazismo. Scatenare una guerra per il bene delle ambizioni geopolitiche della leadership russa, guidata da dubbie fantasie storiosofiche, è un cinico tradimento della loro memoria.

Rispettiamo la statualità ucraina, che si basa su istituzioni democratiche realmente funzionanti. Siamo favorevoli alla scelta europea dei nostri vicini. Siamo convinti che tutti i problemi nelle relazioni tra i nostri paesi possano essere risolti pacificamente.

Scatenando la guerra, la Russia si è condannata all'isolamento internazionale, alla posizione di uno stato canaglia. Ciò significa che noi, scienziati, ora non saremo in grado di svolgere normalmente la nostra attività: dopotutto, condurre ricerche scientifiche è impensabile senza la piena collaborazione con colleghi di altri paesi. L'isolamento della Russia dal mondo significa un ulteriore degrado culturale e tecnologico del nostro paese in completa assenza di prospettive positive.

La guerra con l'Ucraina è un passo verso il nulla.

È amaro per noi renderci conto che il nostro paese, insieme ad altre repubbliche dell'ex URSS, che hanno dato un contributo decisivo alla vittoria sul nazismo, è ora diventato l'istigatore di una nuova guerra nel continente europeo.

Chiediamo l'immediata cessazione di tutte le operazioni militari dirette contro l'Ucraina. Chiediamo il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale dello Stato ucraino. Chiediamo la pace per i nostri paesi.

Primo Mastrantoni, Aduc

Roma, 02.03.2022.

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