Martedì, 16 aprile 2024 - ore 14.39

Amnesty International: ‘I diritti dei migranti sono sotto attacco in tutto il mondo’

In occasione della Giornata internazionale dei migranti, Amnesty International ha dichiarato che i diritti dei migranti sono calpestati in ogni parte del mondo e che persone in particolari condizioni di vulnerabilità vanno incontro a sfruttamento economico, discriminazione e razzismo in molti Paesi

| Scritto da Redazione
Amnesty International: ‘I diritti dei migranti sono sotto attacco in tutto il mondo’

«Coloro che hanno il potere di prendere decisioni devono mostrare la loro leadership e assicurare che i diritti umani dei migranti siano protetti, invece di adottare soluzioni di corto respiro ricorrendo alle tattiche della paura», ha dichiarato Sherif Elsayed-Ali, direttore del Programma Diritti dei rifugiati e dei migranti di Amnesty International. «Un migrante povero è il capro espiatorio perfetto dal punto di vista politico: non ha soldi, non ha alcuna influenza, non ha diritto di voto. Se le politiche di un governo non funzionano, si può dare la colpa di tutto all’immigrazione», ha proseguito Elsayed-Ali. Negli ultimi anni, Amnesty International ha denunciato il profondo sfruttamento economico di molti migranti che avevano lasciato il loro paese in cerca di migliori condizioni lavorative. Le autorità del Qatar stanno facendo assai poco per porre rimedio alle eclatanti violazioni dei diritti umani dei lavoratori migranti impegnati nei lavori domestici e nella costruzione degli impianti e delle infrastrutture dei mondiali di calcio del 2022. I progressi sono stati minimi, a fronte di pratiche diffuse e incontrastate come il ritardo nel versamento dei salari, forme pericolose e durissime di lavoro, alloggi miseri, lavoro forzato e violenza fisica e sessuale. A Hong Kong e in Indonesia, le autorità stanno agendo in modo insufficiente di fronte alle carenze sistemiche che favoriscono lo sfruttamento delle collaboratrici domestiche migranti. Agenzie di collocamento e datori di lavoro senza scrupoli violano i diritti umani delle lavoratrici migranti a tal punto che Amnesty International ha potuto riscontrare casi equivalenti a schiavitù moderna.

Nel 2014 in Europa si è assistito a un profondo aumento dei sentimenti anti-immigrazione, di cui ha beneficiato l’estrema destra nelle elezioni locali, nazionali e per il parlamento europeo. È aumentato anche il numero delle persone che, per fuggire dalla guerra, dall’instabilità e dalla povertà, hanno intrapreso viaggi pericolosi nel tentativo di raggiungere l’Europa. «Mentre la Fortezza Europa erige muri sempre più alti e affida la sua risposta al controllo della sicurezza delle frontiere, un numero sempre maggiore di migranti viaggia lungo rotte pericolose in cerca di salvezza e dignità», ha commentato Elsayed-Ali.

La settimana scorsa l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha reso noto il “numero record” di quasi 350000 migranti che, nel 2014, hanno attraversato la frontiera marittima verso l’Europa. Il Mediterraneo è stata «la rotta più mortale di tutte», dove almeno 3419 persone hanno perso la vita dall’inizio dell’anno.

«Decine di migliaia di migranti e rifugiati intraprendono ogni anno viaggi pericolosi verso l’Europa. Il fatto che migliaia di loro muoiano durante la traversata dovrebbe suonare come un campanello d’allarme per gli stati membri dell’Unione europea e ricordare loro che è necessario dare priorità a salvare le vite umane piuttosto che a chiudere le frontiere», ha concluso Elsayed-Ali.

1120 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria