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Appello a disobbedire all’ordine antireferendario di Pd e progressisti.| S.Ravelli

| Scritto da Redazione
Appello a disobbedire all’ordine antireferendario di Pd e progressisti.| S.Ravelli

A rischio i sei referendum su libertà e diritti civili
A poco più di quindici giorni dal termine per il deposito in Cassazione, è forte il rischio di non raggiungere le firme necessarie per i referendum su immigrazione, droghe, divorzio breve, otto per mille e finanziamento partiti. Nel ceto dirigente “democratico”, infatti, è prevalsa nel peggiore dei modi la stessa linea antireferendaria che fu propria del PCI e della DC. Nel Partito democratico, in particolare, correnti e leader sono uniti in un ostracismo silenzioso ai 12 referendum, persino a quelli sull’immigrazione che il Forum Immigrazione Pd di Livia Turco aveva appoggiato senza però raccogliere neanche una firma. Identico spartito per i vertici della Cgil, che da subito hanno ostacolato un impegno dei loro quadri. Al resto ci sta pensando l’informazione radiotelevisiva e la stampa “progressista”, cancellando ogni notizia e approfondimento sulla forza riformatrice e alternativa dei referendum. Peraltro, in assenza di una mobilitazione straordinaria, difficilmente PSI e SEL raggiungeranno l’obiettivo di 100 mila firme ciascuno che si erano posti. In questi termini il raggiungimento delle 500 mila firme su questi sei referendum è in serio dubbio, pur considerando l’apporto di quella parte responsabile del PDL che sta consentendo agli italiani di firmare anche i sei referendum su libertà e diritti civili. “Disobbedire all’ordine antireferendario” che viene dalle leadership democratiche e progressiste è l’appello che il Comitato promotore rivolge ai cittadini, affinché firmino nei Comuni e ci aiutino nei banchetti; ai consiglieri comunali e provinciali, perché ci chiedano i moduli per la raccolta; ai media, perché recuperino l’informazione e la legalità sinora andata perduta. Volendo, di tempo ce n’è ancora.

Si fa infine presente che con lo slittamento dei termini alla fine del mese di settembre, il Comitato promotore potrà proseguire la raccolta delle firme nelle segreterie dei Comuni capoluoghi di provincia fino a tutto il 21 settembre, dove in questi ultimi giorni i cittadini fanno la fila per poter firmare (vedi foto scattate questa mattina a SpazioComune di Cremona). Invitiamo pertanto il sindaco di Cremona ad assumere tutte le misure organizzative necessarie al fine di agevolare le firme dei cittadini, limitando i tempi di attesa.

 

Cremona, 11.9.2013

Sergio Ravelli

Comitato promotore Referendum

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