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Assalto alla diligenza | RAR

| Scritto da Redazione
Assalto alla diligenza | RAR

Assalto alla diligenza per catturare i fuoriusciti e quelli che ancora lasceranno il M5*. Deve esserci sotto una manovra ben studiata, iniziata quando Grillo avvertì i suoi parlamentari che  bisognava "guardare a destra". Una ipotetica manovra potrebbe essere quella di liquidare quei parlamentari che, invece  "guardano a sinistra”, anche a costo di portare il gruppo al di sotto della quota di 40 parlamentari. In questo caso Berlusconi e Grillo hanno una analoga convinzione, e cioè di essere i soli portatori di voti per i loro rispettivi gruppi.

A questo punto è facilmente ipotizzabile una alleanza fra i due, a condizione che Grillo non si porti appresso parlamentari che "guardano a Sinistra".

Facendo il conto della serva FI e M5*, in caso di elezioni potrebbero raggiungere e superare il 37% che garantirebbe loro il premio di maggioranza o di governabilità.

Berlusconi potrebbe togliersi anche lo sfizio di schiaffeggiare Alfano e abbandonarlo al suo destino, anche se Angelino sta facendo di tutto per soddisfare il suo padrone di sempre.

Conforta questa mia ipotesi anche l’ultima sparata di Grillo che fa  appello alle macroregioni, con evidente riferimento alla Lega, da cui B. non intende separarsi, ben sapendo che il grosso dei voti del Nord sono in mano loro.  Potremmo assistere ad un’asse  FI/(M5*/Lega, tutti e tre uniti dall’assoluta mancanza di ogni ideologia che vada oltre l’interesse di bottega.

Se dovesse accadere ciò, assisteremmo alla farsa “Angelino cerca casa”, per entrare in una coalizione che possa offrirgli la speranza di tornare in Parlamento con alcuni dei suoi; speranza che non può dargli Casini,  il quale a sua volta, spera di accasarsi  con B.

Monti ha sempre meno voce in capitolo, per cui è molto difficile che possa attirare qualcuno, anche perché non possiede la struttura del leader,bensì quella dell’uomo di concetto.

Di Pietro è finito, malgrado i suoi tentativi di respirazione bocca a bocca al suo partito.

Rimane in piedi il dubbio circa la scelta finale dei fuoriusciti dal movimento di Grillo; sono ancora pochini, ma quando dovesse palesarsi l’ipotesi di una alleanza con Berlusconi, le diserzioni somiglieranno ad una valanga. Per pareggiare le sorti della democrazia e portarsi alle elezioni con una buona possibilità di successo, i fuoriusciti dal M5* avrebbero solo due vie: una politicamente appariscente, ma molto più rischiosa, come sarebbe una loro adesione al PD, in quando, da inesperti, si ritroverebbero  invischiati dentro una baillame di correnti, sotto-correnti e spifferi d’aria, con “tutti contro tutti”; la seconda ipotesi possibile e meno rischiosa sarebbe l’adesione al  Centro Democratico, promotore di una politica liberal-sociale, non litigioso, anche perché manca il “quid” su cui litigare, ma garanzia democratica, viste le persone che lo compongono.

Una cosa è certa: a breve assisteremo ad un rivolgimento globale del panorama politico, con Berlusconi che sfodererà la sua annunciata “arma segreta”.

Sarà un bene per l’Italia ?  Forse, ma alla sola condizione che Berlusconi perda le elezioni e se ne torni nelle cantine della politica, dalla quale Renzi lo ha liberato.

 

Rosario Amico Roxas

2014-03-10

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