Sabato, 27 aprile 2024 - ore 01.50

(Audio) Cgil Carta e referendum: una battaglia culturale

Martini a RadioArticolo1: "In Italia dobbiamo ricostruire un diritto del lavoro degno di un paese civile. Ma per far questo la Cgil da sola non basta". Bene i primi incontri con i gruppi parlamentari. Lavoro accessorio torni strumento contrattuale

| Scritto da Redazione
(Audio) Cgil Carta e referendum: una battaglia culturale

Da qualche giorno è partito il “tour” parlamentare della Cgil per illustrare ai vari gruppi i contenuti della Carta dei diritti universali del lavoro. “Stiamo riscontrando un’attenzione importante – ha detto Franco Martini, segretario confederale della Cgil, intervistato da RadioArticolo1 –. Viene riconosciuta anche la grande serietà e validità scientifica del testo. Naturalmente non intendiamo far sì che le proposte della Carta vengano assunte come un cavallo di Troia per scopi e per battaglie di altra natura che possano coinvolgere alcune forze politiche nei confronti del governo”.

L’obiettivo, ha aggiunto il sindacalista, è quello di “allargare il sostegno a questa proposta perché riteniamo che la ricostruzione di un nuovo diritto del lavoro sia espressione della civiltà di un paese. Per questo attendiamo la disponibilità del partito di maggioranza che sappiamo essere in queste ore al lavoro per mettere a punto alcune proposte sui temi oggetto del referendum. Aspettiamo dunque di poterci confrontare sui contenuti della nostra proposta di legge”.

Martini si è poi soffermato sul tema dei voucher: “È il contratto, cioè non un voucher, a dare le risposte migliori rispetto alle cosiddette tutele differite, cioè quelle previdenziali e ‘assicurative’. Inoltre, il contratto offre un maggior spazio alla rappresentanza, perché il voucher nella versione attuale stabilisce un rapporto diretto tra fruitore e utilizzatore il voucher”.

Fonte Rassegna sindacale

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