Martedì, 30 aprile 2024 - ore 04.43

Autovelox, Bordo (Sinistra Italiana): «Applicare le norme per tutelare i cittadini»

Il parlamentare: «La sicurezza stradale non può essere utilizzata per fare campagne politiche»

| Scritto da Redazione
Autovelox, Bordo (Sinistra Italiana): «Applicare le norme per tutelare i cittadini»

È stata approvata oggi alla Camera la mozione di Sinistra Italiana, presentata da Franco Bordo, in merito all’utilizzo dei dispositivi di rilevamento della velocità.

«Nel testo si impegna il Governo a garantire la piena osservanza da parte degli enti locali di quanto previsto dal codice della strada», spiega Bordo, «in modo particolare per quanto concerne il corretto utilizzo dei proventi delle sanzioni a favore di interventi di messa in sicurezza delle strade e di educazione stradale, interventi che, tra l’altro, portano progressivamente al contenimento dell’utilizzo degli autovelox. Il Governo si impegna inoltre a mettere in atto azioni finalizzate a garantire elevati standard di affidabilità tecnica, al fine di tutelare la sicurezza ma anche gli interessi dell’utente della strada, e a migliorare, lungo ogni tipo di strada, la segnaletica relativa alla presenza di tali dispositivi», aggiunge Bordo.

«Se a volte riscontriamo comportamenti poco corretti da parte di enti gestori delle strade, ritengo insopportabili le vergognose strumentalizzazioni da parte di alcuni soggetti politici, come la campagna che il Movimento 5 Stelle, a Crema e nel cremasco, agita nei territori ai soli fini elettorali», prosegue il Deputato di Sinistra Italiana.

«La sicurezza stradale è un problema serio, che troppo spesso ci parla di morte e di lesioni gravi, tante volte permanenti: come risaputo, l’eccesso di velocità è la principale causa degli incidenti stradali mortali. Nel mio intervento non ho potuto di fare a meno di stigmatizzare il comportamento di quei gruppi come NCD, M5S e FI che, asserviti a una logica meramente elettorale, partendo da un’accusa indiscriminata verso i Comuni, prevedono che gli introiti possano finire in capo allo Stato anziché all’Ente Locale. Dalla padella alla brace», conclude Bordo.

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