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BALOTTA (EUROPA VERDE), GIÀ FERMI IN OFFICINA I NUOVI TRENI TRENORD COLLEONI

SALTA IL PIANO DI SOSTITUZIONE DEI VECCHIE ALE 668

| Scritto da Redazione
BALOTTA (EUROPA VERDE), GIÀ FERMI IN OFFICINA I NUOVI TRENI TRENORD  COLLEONI

RISPOSTA TRENORD

Nota stampa di Trenord sul tema “Colleoni”, chiedendovi l’integrazione con la nostra posizione

COLLEONI: PROBLEMI DI INTERFACCIA CON I SISTEMI DI TERRA

TRENORD CHIEDE INTERVENTI AL COSTRUTTORE STADLER

Nelle prime settimane, emerse problematiche che devono essere risolte dal produttore, in collaborazione con il gestore dell’infrastruttura

 Milano, 4 ottobre 2022 – I primi treni Colleoni consegnati dal produttore svizzero Stadler a Trenord dall’entrata in servizio, lunedì 12 settembre, hanno progressivamente evidenziato problemi di interfaccia tra impianto di terra e di bordo del sistema di segnalamento. 

 Queste problematiche, che devono essere risolte dal costruttore svizzero in collaborazione con il gestore dell’infrastruttura, stanno determinando significative ripercussioni sui tempi di percorrenza. 

Trenord ha previsto l’immissione in servizio del primo Colleoni in seguito agli esiti positivi delle corse prova effettuate nel circuito di Bologna e sulla linea Brescia-Parma. Le irregolarità manifestatesi in modo imprevisto nelle prime settimane di esercizio hanno però superato le usuali problematiche connesse all’immissione di un treno completamente nuovo; per questo Trenord ha chiesto a Stadler maggiore tempestività ed efficacia negli interventi risolutivi.  

In particolare, dopo la riapertura della linea Brescia-Parma, in seguito ai lavori infrastrutturali che ne hanno causato la chiusura dal 17 luglio al 28 agosto, si è rilevato un aumento dei casi di mancata lettura, da parte del sistema di bordo, dei messaggi inviati da terra agli apparati del treno. 

I problemi di “dialogo” fra sistemi di bordo e di terra causano la frenatura di emergenza delle corse e rendono necessaria una procedura manuale, da parte del gestore dell’infrastruttura. Ogni perdita di contatto – in alcune corse se ne sono registrate fino a quattro – provoca un ritardo compreso fra i 5 e i 15 minuti. 

 Questa situazione ha interessato sia le vecchie motrici Aln 668 sia i Colleoni; se dopo alcuni interventi, le criticità per i convogli vetusti si sono ridotte, la maggiore sensibilità dei software di bordo dei nuovi treni, adeguati ai più aggiornati standard europei di controllo della marcia del treno, sta influendo eccessivamente sulla soluzione del problema. 

 A tutto questo si aggiunge il fatto che i sistemi di bordo dei nuovi treni, adeguati alle più recenti normative di sicurezza, nell’avvicinarsi ad alcuni segnali disposti “a via impedita” – i semafori rossi – innestano automaticamente una velocità di 10 km/h. Questi continui rallentamenti causano un ulteriore aumento dei tempi di percorrenza. Trenord ha chiesto a RFI di realizzare le azioni di adeguamento dell’infrastruttura che possano consentire di evitare i rallentamenti a 10 km/h, in assenza delle quali si dovrà proporre all’ente regolatore un allungamento dell’orario e dei tempi di percorrenza.

 

ARTICOLO ORIGINARIO

Il nuovo treno “Colleoni” entrato in esercizio sulla Brescia-Parma il 12 settembre scorso - annunciato in pompa magna dall'assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi a ridosso dalle elezioni - è già fermo in officina a Cremona. Il convoglio, che costa 7 milioni di euro, prodotto dal costruttore di treni svizzero Stadler avrebbe il software di bordo che presenta seri problemi di funzionamento, il che provocherebbe un aumento dei tempi di percorrenza, già lunghissimi, di 17 minuti. Non solo, salterebbe anche la programmata gestione del treno con un un solo macchinista a bordo. I nuovi convogli avrebbero dovuto percorrere con 6 corse al giorno una linea disastrata e attualmente gestita con treni di 50 anni fa. Il guasto dimostra che la fretta di metterli in circolazione prima delle elezioni ha impedito di testarli a dovere e di diagnosticare eventuali anomalie. I primi 4 nuovi treni consegnati sono dunque fermi in deposito a Cremona e non si sa quando potranno essere utilizzati. Di conseguenza il piano di rottamazione dei vecchi ALN 668 è stato fermato. Un film già visto per l'inefficiente azienda ferroviaria lombarda, che già altre volte ha voluto precorrere i tempi finendo per rallentare l'ingresso dei nuovi treni per i pendolari come i TAF o i TSR. Questi convogli, grazie alle batterie e alla trazione diesel-elettrica, possono entrare e uscire dalle stazioni con emissioni ridotte: peccato che in questa fase le batterie di trazione (elettriche) siano state escluse e funzioni solo la trazione diesel. Trenord continua a stupire in negativo: dopo l'inspiegabile chiusura estiva del Passante di Milano ora il ritardo anche nella messa in servizio dei treni nuovi. Disservizi, ritardi, soppressioni di treni e scioperi (il quindicesimo in un anno è programmato per l'8 ottobre prossimo) rendono incredibile che esista una azienda così inefficiente in un servizio pubblico strategico per la sostenibilità ambientale.

Dario Balotta Europa Verde

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