Barriera di Cremona (s.Felice) uno sfregio al paesaggio che si dimentica della crisi energetica |Dario Balotta
AUTOSTRADE: EUROPA VERDE, D'ORA IN POI BARRIERE ANTIRUMORE FOTOVOLTAICHE
E' inammisibile che i gestori autostradali quelle poche e insufficienti barriere fonoassorbenti che istallano, le realizzino ancora prive di pannelli fotovoltaici in una fase di crisi energetica come l'attuale. Non solo ma spesso sono orribili strutture che offendono il paesaggio come nel caso della recente barriera costruita da Autovie Padane (gruppo Gavio) in località S.Felice a Cremona. Le barriere fotovoltaiche sono una ottima soluzione per produrre energia pulita senza consumare suolo agricolo e consentono al nostro Paese fortemente dipendente dalle fonti energetiche fossili (gas e petrolio) di ridurla. Anche molte di quelle già istallate possono essere riutilizzate istallando pannelli solari.Spesso per la loro funzione protettiva le barriere antirumore sono in prossimità di agglomerati urbani o servizi pubblici che potrebbero utilizzare l'energia prodotta a km/zero oltre che ridurre l'inquinamento acustico. Nelle convenzioni Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS) e le concessionarie autostradali andrebbe aggiunto un capitolo specifico che renda obbligatoria la costruzione di barriere fonoassorbenti dotate di pannelli solari anche coinvolgendo i Comuni interessati che oltre alla tutela del paesaggio devono sviluppare le fonti energetiche rinnovali sul loro territorio. Con la creazione di una comunità energetica locale, l’energia prodotta dalla concessionaria autostradale prima di “finire in rete” sarebbe utilizzata in loco (agglomerato urbano o edifici pubblici) evitando le dannose e dispersive cabine di risalita ed accumolo dell'energia elettrica.
Dario Balotta Europa Verde
Milano 26 aprile 2022