Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 20.14

Basket, frisbee e musica al Galimberti day

Gran finale per la campagna elettorale "La politica deve ridire la sacralità delle istituzioni"

| Scritto da Redazione
Basket, frisbee e musica al Galimberti day

CREMONA - Gran finale per la campagna elettorale di Gianluca Galimberti. In tanti hanno partecipato alle iniziative del pomeriggio, diffuse per la città. Alcuni ragazzi si sono sfidati a basket in un parco Sartori animato da dj set e trucca bimbo. Contemporaneamente frisbee allo Zaist con animazione per i più piccoli e calcetto a S. Abbondio. Anche le biciclette protagoniste dell'iniziativa di coalizione a sostegno del candidato sindaco con una biciclettata da San Felice a piazza Stradivari. Qui, intorno alle 19.30, Gianluca Galimberti ha tenuto un primo discorso dal palco. Il candidato sindaco ha ricordato la strage di Capaci, nell'anniversario della morte di Giovanni Falcone, di sua moglie e della sua scorta, e Paolo Borsellino. "Avevo 24 anni quando successero quei fatti - ha detto Gianluca Galimberti - Per me fu angosciante. Mi chiedevo come dare una risposta. Studiare, lavorare, fare volontariato è una risposta. Ma penso che vi sia anche una politica che debba dare una risposta a questi fatti, debba ridire la dignità e la sacralità delle istituzioni".

"Mi viene in mente anche don Puglisi - ha proseguito Galimberti - La vera lotta alla mafia parte dal ricostruire luoghi di coesione in città. Noi, oggi, veniamo da un giro tra Po, Zaist e S. Abbondio. In ognuno di questi luoghi, c'erano giovani e bambini che giocavano insieme. È poca cosa, ma è tantissimo. La nostra città deve svegliarsi e dire che è importante stare insieme. Serve umiltà, serve mitezza. Il primo cittadino non deve essere primo, ma ultimo a servizio degli altri".

"La libertà della politica - ha dichiarato dal palco il candidato sindaco - è al servizio dei giovani che non trovano lavoro e che sono obbligati ad andare via da Cremona, a servizio degli anziani e dei più fragili. È più faticosa la vita normale dei cittadini. La politica deve inchinarsi alla quotidianità delle persone".

"Noi - ha concluso Galimberti - diciamo che le parole contano e che le parole sono sostanza se dietro c'è un progetto e c'è una testimonianza di vita. Questa città ha bisogno di un grande progetto. Di una politica nuova che riparta dal cittadino".

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