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Bilancio 2014 Cremona. Dura presa di posizione di Cgil-Cisl-Uil

| Scritto da Redazione
Bilancio 2014 Cremona. Dura presa di posizione di Cgil-Cisl-Uil

A proposito della manovra di bilancio 2014 dell’Amministrazione Provinciale di Cremona
In febbraio, dopo un mese e mezzo di attesa, il sindacato confederale CGIL CISL e UIL di Cremona ha incontrato la delegazione comunale formata dall’Assessore al bilancio Roberto Nolli, dal Segretario Comunale Criscuolo, dal Direttore Generale Massimo Placchi e dal Ragioniere Capo Viani Paolo.

Il tema all’ordine del giorno era l’avvio del confronto sul bilancio di previsione per l’anno 2014.

L’Amministrazione Comunale ha illustrato tutte le proprie difficoltà per stabilire le entrate ma non ha portato alcun elemento di valutazione politica circa le prospettive relative al  2014. Il Sindacato ha chiesto dunque di conoscere e di confrontarsi sulle priorità che la Giunta intendeva darsi nell’affrontare la programmazione economica e la pianificazione degli interventi a favore della comunità cremonese. La delegazione dell’Amministrazione ha prodotto molti numeri, ma ha risposto  che le priorità sul bilancio verranno individuata dalla intera  maggioranza e non dalla Giunta. Il futuro dei cittadini cremonesi può attendere.

Il Sindacato ritiene, invece, che al più presto vadano riconfermate le disponibilità economiche per alcuni servizi fondamentali ed aperto un confronto serrato con tutte le forze sociali sul futuro della nostra città.

Nell’immediato il sindacato esprime le seguenti osservazioni e richieste:

1.Risulta difficilmente accettabile che dopo cinque anni di amministrazione, la giunta abdichi alla responsabilità politica di indicare le priorità su cui indirizzare le risorse

2.L’impoverimento delle famiglie, delle persone e degli anziani a causa della perdita di posti di lavoro e della diminuzione generalizzata della capacità di spesa, è evidente.

3.E’ necessario quindi l’attivazione sul territorio di politiche integrate che producano tutte le azioni funzionali ad affrontare l’emergenza sociale ma che, soprattutto, pongano le condizioni per la creazione di nuovi posti di lavoro.

4.Serve un rafforzamento della governance pubblica a garanzia del diritto di accesso dei cittadini ai servizi e che coordini e solleciti politiche di sviluppo per la ripresa locale

Il Sindacato quindi chiede

1.Un confronto preventivo rispetto  a tutte le scelte che la giunta andrà a determinare, sia per quanto riguarda i servizi rivolti alle persone sia per tutte le decisioni che riguardano lo sviluppo della città.

2.Che tutti i servizi sociali mantengano la struttura esistente e che il budget assegnato a tale settore sia almeno pari a quello assegnato al 2013

3.Che venga confermato tutto l’organico a disposizione dei settori che riguardano i servizi ai cittadini. L’Amministrazione deve tener conto che il contingente del personale a disposizione è già al di sotto del fabbisogno e, per lo più, precario da anni

4.Deve essere garantita la stessa qualità di tutti i servizi erogati, così come è avvenuto sino ad ora, in una giusta ottimizzazione ed equilibrio delle risorse a disposizione.

5.Come da richieste sindacali presentate, si deve procedere ad una riformulazione dell’offerta alla primissima infanzia. Come purtroppo si era previsto, le scelte sbagliate della giunta comunale per l’anno scolastico in corso sugli asili nido, hanno avuto degli effetti devastanti. Non solo hanno dimezzato le iscrizioni, ma hanno dimezzato anche le entrate per il Comune. Così come l’aumento del costo dei pasti, ha provocato il ritiro di molti bambini dalle mense, aumentando il disagio economiche di famiglie già in difficoltà.

6.Si chiede di applicare una politica tariffaria che preveda una compartecipazione dei cittadini adeguata al loro reddito e che preveda una fascia di esenzione relativa ai redditi più bassi ed alle situazioni di impoverimento assoluto. Un’ attenzione particolare chiediamo venga rivolta alla fiscalità locale che per quanto riguarda l’addizionale possa vedere uno scaglionamento progressivo sulla base del reddito, mentre per la IUC e le sue componenti TASI e TARI si tratta di individuare aliquote rispondenti al principio di giustizia ed equità sociale.

7.Riteniamo debba essere rinnovato l’impegno alla lotta all’evasione fiscale locale anche per destinare le risorse recuperate al mantenimento/rafforzamento degli interventi dei servizi sociali in considerazione che le richieste di aiuto dei cittadini saranno destinate ad aumentare per gli effetti della crisi generale

8.Si chiede di mantenere l’applicazione del protocollo etico negli appalti, così come avvenuto nel settore servizi sociali, cosa che ha permesso una selezione tra i partecipanti basata sulla qualità dell’offerta e non sul mero ribasso dei costi.

9.A tal proposito si coglie l’occasione di conoscere le motivazioni che hanno portato ad estrapolare il servizio cimiteriale da detta nuova prassi.

Le segreterie inoltre, in considerazione che i dati sulla disoccupazione continueranno ad aumentare e che sono sensibilmente in aumento le famiglie a rischio di povertà;

tenuto conto appunto che è la mancanza di lavoro la causa principale e che l’obiettivo di tutte le forze sociali e delle Amministrazioni deve essere quello di ri-portare al lavoro il più presto possibile le persone;

tenuto conto della necessità di attivare piani straordinari per il lavoro per i MAI OCCUPATI; visto il piano di sviluppo regionale appena approvato

vista la possibilità di partecipare ai progetti finanziati con fondi europei chiedono

a codesta amministrazione, di attivarsi al più presto in un confronto serrato, per mettere a tema quanto sopra indicato-

In gioco c’è il futuro della comunità cremonese ed è dovere di tutti dare speranza ai cittadini attivando tutte le iniziative possibili.

Cremona 15 marzo 2014

Le Segreterie Provinciali Confederali CGIL CISL UIL

Le segreterie Provinciali dei Pensionati SPI CGIL-FNP CISL- UILP

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