Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 13.06

Boccia: ''Santelli ritiri ordinanza o sarà diffida, 95% delle regioni in linea con Dpcm''

Boccia: ''Santelli ritiri ordinanza o sarà diffida, 95% delle regioni in linea con Dpcm''

| Scritto da Redazione
Boccia: ''Santelli ritiri ordinanza o sarà diffida, 95% delle regioni in linea con Dpcm''

l ministro delle Autonomie, Francesco Boccia, dà un ultimatum alla governatrice della Regione Calabria, Jole Santelli: "Se non ritirerà l'ordinanza entro stasera, il governo procederà con la diffida". La posizione del governo è chiara e non accetta discordanze rispetto ai protocolli per la fase 2, che sono di carattere nazionale. Con un’ordinanza emanata nella tarda serata di ieri, la governatrice della Calabria ha dato il via libera alla riapertura di bar e ristoranti per consumazioni all’aperto, dando vita a problemi enormi. Nella giornata di oggi, infatti, diversi cittadini calabresi si sono visti sanzionare perché le direttive nazionali prevedono l’uscita di casa solo per motivi strettamente necessari (spesa e questioni medico-sanitarie).

Giuseppe Conte, durante l’informativa alla Camera dei Deputati ha subito ammonito le regioni che hanno provato ad andare per una loro strada autonoma. Il concetto è stato poi ribadito dal ministro Boccia, secondo Tgcom24, nel corso della videoconferenza con le Regioni. Se la Calabria non farà marcia indietro nelle prossime ore, Roma procederà con la diffida e in seguito impugnerà il provvedimento.

"Il 95% delle ordinanze regionali è compatibile con il Dpcm - sottolinea il ministro delle Autonomie - mentre il restante 5% necessita di modiche che verranno fatte entro domenica in base ad un confronto costante con il governo e ai chiarimenti previsti nelle Faq di Palazzo Chigi". Dopo aver riconosciuto l’impegno della maggior parte dei governatori per la ripartenza con una fase 2 congiunta, Boccia ha sottolineato che se i dati saranno positivi nelle prossime settimane, le aperture previste per l’1 giugno potrebbero essere anticipate al 18 maggio seppur con differenziazioni da regione a regione. A tal proposito, dovrebbe esserci nella settimana che si apre l’11 maggio un nuovo tavolo tra governo centrale ed enti locali durante il quale saranno analizzati i dati del monitoraggio secondo i parametri stabiliti appositamente al ministro della Salute.

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