Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 14.26

Bonaldi Sulla lotta all’evasione fiscale una parte dell’opposizione consiliare di Crema ha la coda di paglia

“Spiace constatare come, ancora una volta, occorra intervenire a respingere insinuazioni gratuite e fuorvianti che parte della minoranza consiliare offre alla stampa cittadina – esordisce il Sindaco Bonaldi - Il tentativo di alcuni consiglieri è quello di creare scandali ed insinuare sospetti su un tema sul quale oggi, con trasparenza e puntualità, si è dovuti intervenire proprio perché prima non si è mai agito”.

| Scritto da Redazione
Bonaldi Sulla lotta all’evasione fiscale una parte dell’opposizione consiliare di Crema ha la coda di paglia

Giusto ricordare, infatti, che nessuna azione, prima della Amministrazione Bonaldi, è stata assunta per contrastare in modo capillare e con metodo strutturato l’evasione fiscale.

“Tra le azioni da noi intraprese in direzione del contrasto all’evasione – spiega l’Assessore Saltini - abbiamo innanzitutto introdotto le segnalazioni qualificate all'Agenzia delle Entrate, per quanto concerne l'imposta sui redditi. Abbiamo anche, diversamente da quanto avveniva prima, operato relativamente ai valori venali delle aree fabbricabili. Gli accertamenti, le stime, le sanzioni, gli interessi, sono rigorosamente prescritti dalla legge e sono effettuati nel rispetto dello Statuto dei contribuenti. Rigettiamo fermamente, quindi, ogni critica in questa direzione. Ricordiamo anche che ogni contribuente, se dubitasse della correttezza di un eventuale accertamento fiscale può, da subito, richiedere il contraddittorio e fornire giustificazioni direttamente al Comune, quindi non pagare, impugnando davanti alla Commissione tributaria provinciale l'accertamento”.

Nel caso in cui la Commissione Tributaria non accogliesse il ricorso, il contribuente ha un’ulteriore importante tutela potendosi appellare alla Commissione Tributaria Regionale. Da ultimo esiste la possibilità di rivolgersi anche alla Corte di Cassazione.

A scanso di equivoci e per dissipare ogni tentativo di alzare polveroni su ciò che non potrebbe essere più cristallino va precisato che gli accertamenti citati da alcuni esponenti dell’opposizione non riguardano i piccoli contribuenti, il cittadino medio, per intenderci. Si tratta invece di verifiche su realtà medio grandi, che ovviamente hanno il diritto di portare a proprio discarico tutte le argomentazioni che ritengono opportune ai nostri uffici e possiedono mezzi e strumenti per tutelarsi; in ogni caso, laddove non soddisfatti dell’esito del confronto, impugnando ogni eventuale atto ritenuto illegittimo, sino alla Cassazione.

“Rigettiamo con determinazione qualsiasi critica all’affidamento dell’attività di accertamento alla cooperativa che sta svolgendo per il Comune questo importante servizio – continua l’Assessore Morena Saltini -. L’affidamento è avvenuto in modo assolutamente legittimo, ed è stato necessario esternalizzare tale prestazione perché la macrostruttura comunale non era dotata di risorse umane e strumentali per svolgere l’attività di accertamento, proprio perché assolutamente nuova e mai prima attivata, anzi l’’occasione ci permette di anticipare che stiamo valutando costi e possibilità di procedere ad una formazione interna e alla costituzione di un ufficio dedicato comunale che potrebbe farsi carico del servizio”.

In ordine alle contestazioni riguardanti le metodologie per le stime delle aree sono prive di ogni fondamento.  L’azione che si sta portando compiendo è prevista sia dalla legge sia dal regolamento comunale e si basa sulle stime dell'Agenzia del territorio e su altri strumenti di valutazione di mercato. Inoltre i funzionari della Cooperativa che si sta occupando degli accertamenti, ai sensi della legge 241/90, hanno gli stessi doveri e ruoli dei funzionari comunali: quindi rispondono in solido di qualsiasi eventuale abuso, illecito o altra azione scorretta dovesse essere mai rilevata. Ma c’è di più: la stessa Cooperativa risponderebbe poi contrattualmente, nel caso, nei confronti del Comune.

Quanto ai costi, va detto che la convenzione è blindata. La Cooperativa lavora a percentuale. Se il lavoro di accertamento non va a buon fine e il Comune non incassa, alla Cooperativa non viene riconosciuto alcun compenso. Quindi se non lavora bene, e i vari gradi di giudizio dovessero darle torto, la Cooperativa non solo non guadagnerà ma dovrà affrontare completamente da sola i costi sostenuti per eventuali vertenze.

“Non è un mistero che le politiche antievasione o antielusione non siano una priorità per alcune forze politiche - conclude il sindaco -, ma reputo grave che alcuni consiglieri di minoranza si stiano esponendo proprio mentre sono in corso procedure di accertamento a carico di alcune importanti realtà locali. Certamente è prerogativa dei consiglieri comunali operare il controllo sugli atti della Amministrazione, ma vanno rispettati e tutelati il lavoro di funzionari ed uffici ed il contraddittorio instaurato con alcuni dei soggetti privati destinatari di accertamenti. Rispetto a tali procedure, delicate e complesse e squisitamente tecniche, la politica deve evitare fibrillazioni o ingerenze. Non c’è alcun accanimento ma semplicemente la volontà di applicare la legge e fare corrispondere quanto è dovuto e in ogni caso laddove i destinatari di accertamenti ritenessero non rispettate le loro ragioni hanno tutti gli strumenti di tutela garantiti dalla legge, senza bisogno che si sollevino polveroni o insinuazioni come quelle cui stiamo assistendo. È surreale alzare la voce perché una Amministrazione fa il proprio dovere e sta semplicemente “rischiando" di incassare ciò che potrebbe essere dovuto alla Comunità”. 

 

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