Martedì, 30 aprile 2024 - ore 05.27

Bordo (Sinistra Italiana): ‘Decreto del Governo sui rifiuti, mazzata per Cremona’

Il Deputato di Sinistra Italiana: «Alloni e Malvezzi la smettano con il teatrino locale e si attivino per modificare l’impostazione data dal Governo»

| Scritto da Redazione
Bordo (Sinistra Italiana): ‘Decreto del Governo sui rifiuti, mazzata per Cremona’

«Questa volta, in tutta onestà, è difficile dare torto all’Assessore Regionale all’Ambiente Terzi quando sostiene che la Lombardia viene pesantemente penalizzata dal decreto governativo»: così Franco Bordo, Deputato di Sinistra Italiana, commenta oggi il decreto del Governo in materia di rifiuti. Aggiunge Bordo: «La città di Cremona e tutto il territorio provinciale vengono pesantemente penalizzati, perché con questo decreto l’impianto cremonese, in sfregio alla volontà espressa dalla città, tramite la sua Amministrazione Comunale, di procedere al suo spegnimento, viene ora ufficialmente inserito tra le “infrastrutture e gli insediamenti strategici di preminente interesse nazionale”. La truffa della cosiddetta macroregione del Nord individuata per l’incenerimento dei rifiuti cancella, o per lo meno congela (e, temo, per lungo tempo), le aspettative date da scelte autonome e consapevoli dei territori», prosegue Bordo.

«La nostra regione, a fronte di una capacità di incenerimento complessiva pari a 2.350.200 tonnellate/anno, nel decreto risulta avere un fabbisogno di incenerimento pari a 1.771.269 tonnellate/anno: ne risulta una sovrabbondanza pari a 578.931 tonnellate annue, sovrabbondanza che permetterebbe senza dubbio l’avvio di una politica di decommissioning di alcuni impianti, tra cui quello di Cremona. La truffa della macroregione del nord (in cui vengono comprese Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna) fa sì che gli inceneritori lombardi dovranno assicurare l’incenerimento di tonnellate di rifiuti provenienti da varie regioni, tra cui Liguria (234.786), Veneto (174.759), Trentino (53.000) e Piemonte (52.427). Infatti il decreto recita testualmente che la sovraccapacità della Lombardia sopperisce all’elevato fabbisogno di altri territori che compongono la macroarea. Stando al decreto, per modificare queste scelte ci vorrà tempo e, soprattutto, che le altre regioni si dotino di impianti adeguati sul loro territorio», spiega il Deputato di Sinistra Italiana.

«Oltre al danno, la beffa: forse è il caso che i Consiglieri Alloni (PD) e Malvezzi (NCD) la smettano con il teatrino locale e si attivino con i loro partiti per modificare l’impostazione data dal Governo, governo che ambedue sostengono», conclude Bordo.

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