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Brindisi.Confindustria e Rigassificatore

| Scritto da Redazione
Brindisi.Confindustria e Rigassificatore

La locale Confindustria e il rigassificatore: una sortita immotivata e di pregiudiziale schieramento
La Confindustria è una associazione nazionale che sta svolgendo, nell’interesse del Paese, in questi anni di crisi un ruolo che merita la massima attenzione. Un ruolo critico oggi validamente interpretato dalla Presidente Emma Marcegaglia che coglie ogni utile occasione per muovere costruttivi rilievi alla politica sollecitando interventi in favore di una crescita economica che stenta a partire. Una situazione che sta provocando grosse difficoltà alla vita delle imprese con drammatiche conseguenze per i lavoratori i quali hanno il diritto, come dice la Costituzione, ad un’occupazione che assicuri ad essi e alle loro famiglie “un’esistenza libera e dignitosa”.
Ora, non sembra in linea con tale positivo impegno il tentativo del Presidente della locale Confindustria Giuseppe Marinò di far passare la complessa ed articolata relazione all’assemblea della Confindustria della dott.ssa Marcegaglia come un soccorso alla Brindisi LNG (espressione locale della British Gas) che intende realizzare ad ogni costo un rigassificatore a Brindisi.
Un soccorso, quello che Marinò attribuisce alla Marcegaglia, non certo commendevole perché sarebbe risultato immotivato e di schieramento. Un soccorso a sostegno di un progetto rivolto alla realizzazione del citato impianto in una situazione di estremo pericolo (nel porto di Brindisi e a ridosso del centro abitato) e contro le scelte bipartisan delle Amministrazioni locali e della Regione Puglia nonché contro gli orientamenti della stragrande maggioranza della popolazione interessata. Un progetto nefasto per il futuro del nostro territorio ideato e portato avanti durante un iter autorizzativo segnato da irregolarità ed abusi che, sul versante amministrativo, hanno dato luogo alla riapertura del procedimento e, su quello giudiziario, ad un processo penale per gravi reati (con arresti e sequestro del cantiere) oggi in fase dibattimentale.
L’intervento del presidente Marinò ci fornisce l’occasione per rilevare che un qualificato esperto in materia di rigassificatori peraltro favorevole alla loro realizzazione, il prof. Antonio Peretto (docente di ingegneria a Bologna e consulente Ue), ha avuto l’onestà intellettuale, nel corso di una recente intervista, di ammettere che per tali impianti «esistono rischi legati allo stoccaggio di grossi quantitativi di combustibile» con la conseguenza che si possono verificare «incidenti come esplosioni nel caso il sistema andasse in pressione, o incendi» sicché «sarebbe opportuno prevedere i rigassificatori in zone isolate». Esattamente quello che diciamo noi con buona pace di Marinò e di quanti non vogliono fare i conti con i dati di una realtà che è sono sotto gli occhi di tutti e che certo non può sfuggire all’attenzione degli organi amministrativi e giudiziari preposti al controllo di legalità.

Brindisi, 29 maggio 2011

Italia Nostra, Legambiente, WWF Brindisi, Fondazione”Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Acli Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.

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