Sabato, 20 aprile 2024 - ore 08.18

Canile di Cremona Il TAR ci dà ragione di Maria Grazia Lombardi (Associazione Zoofili Cremonesi)

La Associazione Zoofili Cremonesi ci invia questa nota che pubblichiamo integralmente.

| Scritto da Redazione
Canile di Cremona Il TAR ci dà ragione di Maria Grazia Lombardi (Associazione Zoofili Cremonesi)

Egregio direttore, in relazione all’articolo apparso sul suo giornale ‘Canile. Il Comune ‘r esiste. Appello al consiglio di Stato’ al fine di chiarire alla cittadinanza la posizione della Associazione Zoofili Cremonesi ritengo opportuno riportare il testo integrale della sentenza dal quale si evincono quali sono stati i comportamenti illegittimi mesi in atto dalla amministrazione nei confronti della associazione s t es s a. Tar censura:

1) «Illegittimo affidamento, in via diretta del servizio di importo pari ad euro 105.000 senza alcun confronto ad evidenza pubblica, con conseguente violazione del l’art. 36 comma 2 del D.Lgs n. 50/2016 e dello stesso regolamento comunale di Cremona relativo all’attività contrattuale», ovvero l’incarico è stato dato senza gara d’appalto e per una cifra che è più del doppio di quanto previsto dalla normativa per l’affidamento diretto e supera di ben 5 volte il regolamento comunale.

2) Che «non è stata effettuata una puntuale verifica relativamente alla posizione di Azc (relativa al possesso dei requisiti) associazione che aveva sempre gestito il servizio negli anni e che aveva comunicato la propria disponibilità a proseguire la gestione», recitando più avanti «la stessa difesa della Amministrazione comunale riconosce dalla memoria depositata che Azc sarebbe in possesso dei prescritti requisiti». Ovvero l’Amministrazione, per affidare la gestione, non ha nemmeno preso in considerazione la struttura della Associazione né ha tenuto conto della disponibilità dichiarata per la gestione.

3) Violazione dell’art. 8 comma 35 del R.R. n. 2/2008 laddove è stabilito che il canile rifugio «... deve essere ubicato entro 30 chilometri dal comune appaltante». Mentre attualmente è a 43, con tutti i disagi che questo comporta. Visti gli illeciti compiuti dalla Amministrazione nell’affidamento della gestione e riconosciuti da un tribunale amministrativo regionale, non si capisce a cosa il Comune debba «resistere» visto che l’unica conseguenza sul piano pratico è l’annullamento degli atti amministrativi, ovvero della convenzione con Anpana. La sentenza del Tar non comporta penali vessatorie in favore di Azc: tutto finisce con l’annullamento dell’atto. Ricorrere al Consiglio di Stato per «l’ingiusta sentenza», oltre ad un notevole esborso di denaro pubblico appare puramente strumentale. Da una parte il Comune, con questo ricorso cerca di tirarsi fuori da un illecito amministrativo che è stato conclamato dal Tar e da una scelta che continua a penalizzare cani e cittadini e, in anticipo sembrerebbe voler giustificare un possibile rinnovo d e l l’incarico ad Anpana di Calvatone, dall’altra implicitamente ammette che non vuole collaborare con Azc. L’Associazione Zoofili Cremonesi, da parte sua, non vuole a tutti i costi la convenzione con il Comune di Cremona ma vuole procedure trasparenti e amministrativamente corrette che consentano la partecipazione di tutti e, alla luce della legalità, una corretta assegnazione della convenzione.

Maria Grazia Lombardi (Associazione Zoofili Cremonesi)

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