Domenica, 05 maggio 2024 - ore 11.43

Caro gasolio emergenza ancora irrisolta

| Scritto da Redazione
Caro gasolio emergenza ancora irrisolta

Autotrasporto: caro gasolio emergenza ancora irrisolta ed insostenibile.
La CNA Fita scrive al presidente Monti e chiede tre cose: la sterilizzazione dell'Iva sulle accise, una decisa liberalizzazione della distribuzione carburante e una Borsa europea del petrolio. La Presidente nazionale Cinzia Franchini ha scritto una lettera aperta indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Monti sull'emergenza del prezzo del gasolio, definendolo un prezzo selvaggio del tutto fuori controllo.

“Un prezzo che pone l'Italia fuori dal mercato europeo – afferma Francesco Ferruggia, Presidente di CNA Fita Cremona - con circa 0,27 centesimi in più rispetto alla media europea a 27 che fissa il prezzo alla pompa ad 1,465 euro. Nella lettera la presidente Franchini evidenzia come un autotrasportatore italiano oggi è costretto a pagare 33 centesimi in più di un suo collega francese, oltre 20 centesimi di quello tedesco, 35 centesimi di quello spagnolo, 33 centesimi di quello austriaco e ben 43 centesimi in più di quello sloveno. Una competizione impari, anzi inesistente perché "inesistente" in Italia è la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti”.

Il rischio di nuove proteste. La CNA Fita denuncia il superamento della soglia psicologica di 1,8 centesimi definendola come drammatica ed insostenibile per l' autotrasporto italiano. Se non si correrà ai ripari in tempi brevi sarà inevitabile la protesta della categoria e anche gli utili interventi relativi la trimestralizzazione del rimborso delle accise verranno vanificai da questa folle corsa al rialzo dei prezzi alla pompa.

La proposta inevitabile che la CNA Fita nel breve come nel lungo periodo ritiene necessarie applicare per un approccio risolutivo per il problema caro-gasolio riguardano: nel brevissimo periodo propone, in linea con i precedenti interventi del Governo, la sterilizzazione dell'Iva sulle accise. Un provvedimento che porrebbe fine all'orrendo fenomeno delle tasse sulle tasse reso ancora più gravoso dallo stesso incremento dell'aliquota Iva recentemente introdotta. Nel medio lungo periodo invece invita l'Esecutivo ad un più deciso e risoluto intervento nella liberalizzazione della distribuzione dei carburanti in modo che il mercato possa autonomamente calmierare il prezzo alla pompa, basata sull'incontro tra offerta e domanda.

“Le aziende – conclude Ferruggia – non riescono più a sopportare il peso di un aumento dei costi interamente assorbito o scaricato sulle imprese di trasporto. Anche se ci danno continuamente la colpa dell’aumento dei prezzi dei beni di consumo, questo non è vero e possiamo dimostrarlo con dati alla mano. Non spaventiamoci se poi la protesta assume caratteri spontanei e difficilmente controllabili. Il perdurare di questa situazione potrebbe portare all’esasperazione e noi della CNA vogliamo evirarlo. Siamo sempre stati in prima fila disponibili al confronto e dalla parte del Paese, ma è ora che anche gli altri, in primis la committenza, facciano la loro parte.”

fonte: CNA Cremona

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