Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 14.08

CentroPadane Pizzetti (Pd) risponde all’attacco di Toninelli(M5S): mentre lui parlava io lavoravo per risolvere la vertenza

Toninelli: ‘ammissione clamorosa del fallimento del Partito democratico e del suo rappresentante istituzionale, il sottosegretario Pizzetti’; Pizzetti : ‘Mi limito rispettosamente a segnalargli che a fallire non è stata la mia azione di governo ma la sua capacità di comprensione. Vicenda CentroPadane docet’.

| Scritto da Redazione
CentroPadane Pizzetti (Pd) risponde all’attacco di Toninelli(M5S): mentre lui parlava io lavoravo per risolvere la vertenza

CentroPadane Pizzetti (Pd) risponde all’attacco di Toninelli(M5S): mentre lui parlava io lavoravo per risolvere la vertenza

Toninelli: ‘ammissione clamorosa del fallimento del Partito democratico e del suo rappresentante istituzionale, il sottosegretario Pizzetti’; Pizzetti : ‘Mi limito rispettosamente a segnalargli che a fallire non è stata la mia azione di governo ma la sua capacità di comprensione. Vicenda CentroPadane docet’.

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La risposta di Luciano Pizzetti (PD) a Danilo Toninelli (M5S) Caro direttore, i lavoratori di CentroPadane hanno approvato la positiva intesa sottoscritta a Roma con il nuovo concessionario.

Ora Autovia Padana è tenuta a rispettare alla lettera quell’intesa, altrimenti tutto tornerebbe in discussione. A maggior ragione dunque impressiona come la strumentalizzazione elettoralistica possa negare l’evidenz a.

Ovviamente da parte di chi non ha mosso un dito per giungere ad una positiva soluzione ed anzi è stato a peso morto sulla questione per tutto il tempo.

L’obiettivo per costoro non è la tutela dei lavoratori ma la sguaiata e infruttifera polemica. Mentre le istituzioni, i sindacati, i rappresentanti della Rsu lavoravano ad una soluzione utile ai lavoratori, lor signori sguazzavano e sguazzano nel peggior politichese.

 Fulgido esempio di attaccamento alla comunità. Il Jobs Act, al di là del giudizio che su esso s’intenda dare, nulla ma proprio nulla c’entra con questa vicenda. Proprio perché si applica solo ai nuovi assunti. E i lavoratori di CentroPadane non lo sono proprio!

Col subentro in alcun modo si possono cambiare le condizioni in essere. Altrimenti che subentro sarebbe? È stato ben questo il concetto fondamentale su cui tanto ci siamo spesi e che, grazie ad un impegno determinato e operoso, è stato recepito nella trattativa romana.

Per ragioni di principio meglio sarebbe stato il passaggio diretto ma la sostanza d e l l’intesa raggiunta non cambia, come il chiaro e articolato atto sottoscritto tra le parti è lì a testimoniare in bella evidenza.

I fatti restano fatti e le strumentalizzazioni stanno a zero. Le elucubrazioni le lascio tutte a l l’onorevole Toninelli che, come noto, in questi anni molto si è dato da fare per il territorio.

Mi limito rispettosamente a segnalargli che a fallire non è stata la mia azione di governo ma la sua capacità di comprensione. Vicenda CentroPadane docet.

LUCIANO PIZZETTI (SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO)

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La lettera di Danilo Toninelli (M5S) che attacca Luciano Pizzetti (PD)  Signor direttore, sulla vicenda del passaggio della concessione sulla gestione dell’autostrada Brescia-Cremona-Piacenza da CentroPadane al Gruppo Gavio ho voluto aspettare lo svolgimento del lavoro delle parti aziendali e dei sindacati prima di esprimermi su una vicenda che tocca anzitutto 206 lavoratori, 206 persone con le loro famiglie e esprimo apprezzamento per la notizia che questo lavoro ha avuto un primo esito parzialmente positivo, con un accordo che prevede le assunzioni presso il nuovo gestore alle condizioni precedenti e non sotto quelle previste dalla normativa che nel frattempo è purtroppo intervenuta.

Quello che non posso non constatare a questo punto è che questa vicenda rappresenta emblematicamente l’ammissione clamorosa del fallimento del Partito democratico e del suo rappresentante istituzionale, il sottosegretario Pizzetti, non sulla singola questione –parzialmente risolta –ma più in generale sul fondamentale tema del lavoro.

Infatti, quello che i lavoratori e le loro rappresentanze giustamente temevano era il passaggio dalla loro condizione attuale a quella prevista dal Jobs Act, ovvero dal tempo indeterminato alla precarizzazione a vita.

È contro il Jobs act che Pizzetti, candidato a Cremona dopo Maria Elena Boschi che qui a Cremona non si fa vedere né sentire in quanto paracadutata pluricandidata, si è di fatto scagliato negli scorsi giorni, arrivando sostanzialmente ad attaccare anche l’operato del suo collega, il ministro Delrio, nonché il Jobs act stesso, che è il vero marchio del governo Renzi.

Nel farlo, non si è esitato a tentare di scaricare la responsabilità su una dirigente ministeriale per quella che è invece stata riconosciuta essere stata una scelta politica, la scelta insita nelle direttive impartite dal ministero dei Trasporti, che non solo hanno traditole affermazioni precedenti sul passaggio diretto dei lavoratori, ma sono giunte da Romacontoni «inadeguati, perentorie pesanti» .

Il venir meno del passaggio diretto e la via dei nuovi contratti individuali fortunatamente non intaccherà le garanzie dei lavoratori di CentroPadane ma resta un precedente  pericoloso per  tutte le future cessioni di servizi pubblici tra aziende private: è la conseguenza delle scelte che il governo di Pizzetti ha fatto negli scorsi anni in materia di lavoro che ora, passata l’euforia degli 80 euro, mostrano il loro vero volto.

Le bellissime e condivisibili parole sul «valore di un’azienda che non può prescindere dalla qualità del valore sociale espresso dal lavoro» si scontrano con i fatti: il valore sociale del lavoro, che è fondamentale non solo per i lavoratori ma anche per le imprese e per i consumi, è incompatibile con il Jobs act.

Ma su Pizzetti e su tutta la classe politica, che con tutte le forzature possibili e contro tutte le sue promesse ha prima introdotto il Jobs act per poi scoprire che sarebbe catastrofico se applicato a tutti i lavoratori, i cittadini avranno finalmente la possibilità di esprimersi con il voto del 4 marzo.

Danilo Toninelli (deputato del Movimento 5 stelle)

 

 

 

 

 

 

 

 

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