Martedì, 16 aprile 2024 - ore 07.42

Cgil CONAD CREMONA, SINDACATI IN STATO DI AGITAZIONE

Oggi primo aprile, FILCAMS CGIL e UILTUCS UIL hanno dato il via alla mobilitazione con un presidio di fronte al punto vendita CONAD di Cremona.

| Scritto da Redazione
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 Cgil  CONAD CREMONA, SINDACATI IN STATO DI AGITAZIONE

CREMONA - Oggi primo aprile, FILCAMS CGIL e UILTUCS UIL hanno dato il via alla mobilitazione con un presidio di fronte al punto vendita CONAD di Cremona.

Lo stato di agitazione è stato proclamato in seguito all’azione unilaterale dell’azienda, che non ha mantenuto fede alla parola data in fase di trattativa e ha escluso i Sindacati proponendo ai lavoratori singolarmente la firma delle clausole di flessibilità, decisione comunicata una settimana fa, via email, ai sindacati.

“Alla fine del 2022 l’azienda si è impegnata, per i primi mesi di quest’anno, di arrivare ad accordi condivisi - afferma Angelo Raimondi, Segretario Generale FILCAMS CGIL - la parola è ad oggi completamente inattesa, chiediamo che si rispettino i lavoratori e chi li rappresenta”.

“Non solo le clausole di flessibilità - aggiunge Marco Tencati, Segretario Generale UILTUCS UIL Cremona - ad oggi non viene rispettato l’orario, né riconosciute le maggiorazioni retributive, ad esempio per i giorni festivi, gli orari, pianificati a cadenza settimanale e senza preavviso vengono comunicati con un SMS. Questo è completamente inaccettabile.” 

I Sindacati chiedono che siano riconosciuti i diritti dei lavoratori del punto vendita: “in prima battuta questa iniziativa si pone l’obiettivo del recupero di quanto spettante ai dipendenti in relazione al pregresso di quanto dovuto all’applicazione abusiva delle clausole di flessibilità” continua Tencati.

Non solo, però, presidi e mobilitazioni, la CGIL ha inviato, tramite i propri legali, una diffida, affinché si trovino soluzioni condivise in tempi brevi.

“Abbiamo presentato, dopo i primi incontri risalenti alla fine dello scorso anno, una proposta di accordo Sindacale al quale non abbiamo ricevuto risposta nemmeno dopo numerosi solleciti. Nessuna risposta alle richieste di messa in sicurezza del posto di lavoro. Nessuna risposta alla richiesta del rispetto dei turni di compensazione - afferma Raimondi, in riferimento alla diffida - adotteremo tutte le azioni sindacali e giudiziarie per avere queste risposte nel fine unico di trovare una soluzione nell’interesse di lavoratrici e lavoratori. Interesse che crediamo debba essere condiviso anche dalla proprietà.”

 

 

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