Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 11.13

Cgil La protesta No a modifiche Ue, scioperano i tir

Stop di quattro ore degli autotrasportatori: Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti contestano l'intenzione della Commissione europea di cambiare le norme sui riposi settimanali (che scenderebbero da 45 a 24 ore) e sulla Direttiva sui distacchi dei lavoratori

| Scritto da Redazione
Cgil La protesta No a modifiche Ue, scioperano i tir

Sciopero generale di quattro ore  (lunedì 29 maggio) degli autotrasportatori. A motivare la protesta, indetta da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, l’intenzione della Commissione europea di “modificare alcune norme comunitarie in materia (Regolamento 561/06), in particolare la riduzione del tempo di riposo settimanale per i conducenti di autobus e camion da 45 a 24 ore. Quest'ultimo, il cosiddetto riposo settimanale ridotto, andrebbe preso per due o tre settimane consecutive, spostando tutto il riposo lungo verso la fine del mese, con il rischio di attivare automaticamente un'estensione del tempo di guida”.

Queste modifiche, spiegano i sindacati, determinerebbero “un impatto critico su tutti gli accordi collettivi a tutti i livelli”, porterebbero a “inaccettabili cambiamenti nelle modalità di organizzazione del lavoro per gli autisti” e avrebbero “un impatto nettamente negativo sul riposo adeguato dei lavoratori, sul loro equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, nonché sulla sicurezza stradale”.

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sottolineano anche che la Commissione Ue “sta considerando l'esclusione dei conducenti professionali dall'ambito di applicazione del distacco dei lavoratori per cinque, sette o nove giorni, obbligando il conducente a presentare manualmente a ogni fermata il codice del paese in cui il viaggio è avvenuto”. Queste ulteriori modifiche porterebbero “alla legalizzazione della discriminazione sulla base della nazionalità nel trasporto stradale in termini di retribuzione dei conducenti e condizioni di lavoro”, a distorsioni “sui mercati nazionali del lavoro e dei trasporti stradali, incoraggiando le aziende a utilizzare la forza lavoro a basso reddito”, oltre che a ritardi nell’applicazione delle norme e “all’aumento di pressione, stress e oneri amministrativi”.

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, dunque, si oppongono “totalmente a qualsiasi modifica dei tempi di guida e di riposo e all'esclusione dei conducenti dall’applicazione della Direttiva distacchi”. Ed esortano i lavoratori a “tenere alta l’attenzione su questi temi, perché le scelte della Commissione europea sembrano avviarsi verso una normalizzazione del dumping sociale, invece di andare a contrastare il lavoro nero e la concorrenza sleale”.

Fonte : rassegna sindacale 

865 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online