Sabato, 27 aprile 2024 - ore 01.32

Clienti senza mascherina in supermarket, scatta la rissa

Due clienti senza mascherina non accettano il rimprovero dell’addetto alla security: in un supermercato di Crema finisce in rissa

| Scritto da Redazione
Clienti senza mascherina in supermarket, scatta la rissa

Rissa in un supermercato di Crema (provincia di Cremona) nel pomeriggio di domenica. La denuncia arriva da Francesco Iacovone, del Cobas nazionale, che ha ricevuto il video dell’accaduto da alcuni dipendenti dell’esercizio commerciale. Secondo quanto riferisce la stampa locale, la lite sarebbe scaturita perché due clienti si sono presentati nell’ipermercato rifiutando di indossare la mascherina: il dispositivi di protezione individuale è obbligatorio negli esercizi commerciali per il contenimento dei contagi da coronavirus, ma i due uomini non avevano alcuna intenzione di rispettare le normative vigenti, che un addetto alla security cercava di far rispettare.

In un primo momento, i due hanno lasciato il negozio, ma poco dopo sono rientrati nell’esercizio brandendo il cric di un’autovettura. Il video finito già sui social, mostra la parte finale della rissa con alcuni dipendenti del negozio che cercano di fronteggiare i trasgressori. Ad un certo punto volano anche i cestelli della spesa, ma una pattuglia della polizia, giunta sul posto, ha riportato la situazione alla normalità. Purtroppo, dopo il periodo di lockdown, i controlli da parte delle forze dell’ordine si sono molto allentati e alla fine spetta ai singoli cittadini chiedere agli altri il rispetto delle regole, anche se così non dovrebbe essere.

Chi trasgredisce le più banali norme anti-covid, non capisce che mette a repentaglio la propria e la salute degli altri. Iacovone, a questo proposito, denuncia il fatto che quotidianamente i dipendenti delle catene del commercio (e di conseguenza i loro familiari) sono a rischio.

“Questo è quanto accade nei luoghi del commercio tutti i giorni e milioni di lavoratori restano esposti al rischio di contagio e alla possibilità di aggressione da parte dei negazionisti della pandemia. Non c’è più tempo: le segnalazioni dei lavoratori – aggiunge – hanno frequenza ormai quotidiana e il rischio di contagio, sommato a quello di aggressione, devono essere contenuti dalle istituzioni di questo Paese”.

L’appello non può che essere rivolto al governo e alle altre autorità locali. “La retorica degli eroi, quelli in prima linea durante il lockdown, non serve per lavorare in serenità. Servono invece contingentamenti agli ingressi, mascherine e controlli stringenti. Oltre alla crisi sanitaria – conclude il sindacalista – siamo di fronte a un vero e proprio problema di ordine pubblico che deve essere affrontato con vigore dal governo, attraverso i Ministri competenti e i Prefetti”.

 

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