Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 23.29

CNA Cremona.Lettera al Sindaco sulla chiusura ai mezzi pesanti del ponte su PO

L’aggravante è che a Cremona non viene offerta alcuna alternativa, vista la militanza attiva delle amministrazioni di fronte Po contro il terzo ponte

| Scritto da Redazione
CNA Cremona.Lettera al Sindaco sulla chiusura ai mezzi pesanti del ponte su PO

Oggetto: La CNA FITA nell’incontro con il Sindaco e gli assessori del Comune di Cremona sul divieto di transito ai veicoli sup a 20 t. sul ponte del Po imposto dalla Provincia di Piacenza.

Egr. Sig. Sindaco, Gianluca Galimberti, La ringraziamo per averci ricevuto e di aver ascoltato le ragioni delle nostre imprese di trasporto e della produzione. Le ragioni della sicurezza dei cittadini e della struttura in questione (il ponte sul PO) sono ineludibili , ma confermiamo tutte le perplessità sia nel metodo che nel merito del provvedimento assunto dalla Provincia di Piacenza .

L’aggravante è che a Cremona non viene offerta alcuna alternativa, vista la militanza attiva delle amministrazioni di fronte Po contro il terzo ponte. Il terzo Ponte, che oggi sarebbe l’unica alternativa compatibile, ammesso che superi tutti gli scogli procedurali e dei ricorsi, sarà un’opera che qualcuno potrà vedere (forse) tra 12/15 anni.

Siamo venuti al tavolo, ieri come nel passato, con proposte serie e concrete ma rimaste sempre inascoltate. Ora siamo in presenza di certezze relativamente allo status quo e contraddizioni rispetto alle proposte operative e alle scelte di indirizzo infrastrutturale per il futuro.

L’incontro di lunedì scorso è servito a tutti per comprendere che come CNA Fita avevamo ragione già nel 1996, nel 2000 ed ancora nel 2006 quando chiedevamo misure di contenimento a salvaguardia della struttura del Ponte sul Po. Nulla è stato fatto in tutti questi anni ed ora i nodi vengono al pettine con tutte le storture e le contraddizioni che sono di fronte a tutti.

Avevamo chiesto di ridurre la velocità. Avevamo chiesto gli autovelox (li hanno installati ma sono sempre rimasti spenti). Avevamo chiesto i dissuasori. Posto che la messa in sicurezza della struttura è il primo obiettivo cui anche noi miriamo, ci pare legittimo chiedersi perché nulla sia stato fatto.

Se è vero come ci è stato riferito che davvero è la combinazione massa/velocità ci si chiede se non fosse meglio prevedere il limite di velocità a 30km/h con la presenza di autovelox dissuasori. Sarebbe così giustificato il provvedimento n.1309 del 27/06/2014 della provincia di Piacenza.. Invece, pur in presenza di una relazione tecnica prot.11411 del 17-2-2012 viene preso il solo provvedimento di limitazione di transito ai veicoli a pieno carico superiori a 20 t. che equivale a dire che un veicolo di 19,9 t a velocità di 80 km ora non arreca danno alla struttura.. Mentre il precedente limite invece consentiva il transito a veicoli la cui massa a vuoto era di 15/16 t. oggi, con il divieto, si consente il transito a un veicolo che a pieno carico arriva a 19,9 t. anzi addirittura si ipotizza il passaggio, previa motivata autorizzazione, di veicoli superiori a 20 t o addirittura eccezionali. In più la determina non prevede alcun limite di velocità se non quello precedente. Queste sono le contraddizioni!

Se la condizione della struttura è tale che non sopporta determinate tensioni dovute alla massa, sarebbe più coerente e logico determinarne la chiusura totale a tutti i veicoli. Il contenuto della determina sembra non vada in questa direzione e pertanto avremo questo scenario:

•gli stessi controlli precedenti (praticamente assenti tolti i primi due o tre giorni);

•assenza di limitazioni eque della velocità;

•assenza di autovelox ;

•veicoli autorizzati al transito fino a peso complessivo di 19,9 t..

Abbiamo ribadito a Lei Sig. Sindaco le nostre proposte che riassumiamo:

•moratoria sul transito per consentire le riparazioni e la manutenzione;

•limite di velocità per tutti i veicoli a 30km/h;

•limite di transito ai veicoli di cui alla determina del 2012 come in precedenza.

Come concordato chiederemo un incontro alla Provincia di Piacenza ed al Prefetto di Piacenza per chiedere una revisione dei contenuti della determina e per permettere maggior respiro economico alle imprese delle due sponde del PO nello spirito che deve vedere incentivato il comportamento virtuoso dei soggetti.

Certi della Sua disponibilità, con stima.

Il Presidente Provinciale CNA Fita Francesco Ferruggia

Il responsabile Regionale e Provinciale CNA Fita Adriano Bruneri

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