Ok per l’operazione “Salva Grana” che dovrebbe portare al ritiro dal mercato di una certa quantità di forme da destinare agli indigenti e alle mense dei poveri sostenendo al tempo stesso le quotazioni del formaggio, in calo anche a causa dell’embargo russo. “L’idea, proposta dall’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava, di un piano Marshall per uno dei nostri formaggi più famosi è da apprezzare – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – ma è necessario che sia sostenuta anche dal Ministero in modo da poter recuperare le risorse necessarie ed essere quindi incisiva sia sul fronte dell’aiuto agli indigenti che su quello del riequilibrio del mercato”. Un mercato – spiega la Coldiretti Lombardia – che da quando è scoppiata la crisi ucraina ed è poi iniziato il blocco russo delle importazioni dall’Europa ha visto scendere le quotazioni del Grana Padano a 9 mesi a 6,50 euro al kilo contro i 7,20 euro al kilo dello stesso mese di ottobre dello scorso anno. “La congiuntura internazionale ha sicuramente il suo peso – conclude Prandini – ma non dobbiamo dimenticare il ruolo negativo che giocano le varie copie che vengono fatte del Grana e che vengono vendute in Italia e all’estero facendole passare per il formaggio originale o inducendo a pensare, sbagliando, che non ci sia tutta questa differenza. E purtroppo a questa manovra contro il Grana e contro l’Italia si prestano anche soggetti che sul Grana Padano originale hanno prosperato”.
Coldiretti: Ok al piano Marshall per il Grana, ma si muova anche il Governo
Previsto il ritiro di forme di Grana da destinare a indigenti e mense
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