Lunedì, 13 maggio 2024 - ore 06.04

Come creare lavoro, ripartiamo dal Patto dei Sindaci| M.Palmieri Cgil Cremona

Solo per esempio il Paes del Comune di Cremona prevede una spesa totale fino al 2020 pari a 11 milioni di euro.

| Scritto da Redazione
Come creare lavoro, ripartiamo dal Patto dei Sindaci| M.Palmieri Cgil Cremona

Se dovessimo pensare a come declinare una crescita sostenibile attraverso una riduzione energetica e del suo efficientamento, penso che dobbiamo partire dalla Pubblica Amministrazione. La via migliore sarebbe escludere dal Patto di Stabilità gli investimenti nel campo dell’efficientamento energetico e della messa in sicurezza degli edifici pubblici. Il tema dell’efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione ha assunto un nuovo rilievo. Per riuscire a capire l’importanza di questa azione, bisogna partire dai comuni che hanno sottoscritto il Patto dei Sindaci a Bruxells.

In che cosa consiste il Patto?

Dopo l’adozione del pacchetto europeo sul clima ed energia, la Commissione europea ha lanciato  il Patto dei Sindaci per avvallare e sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile. I governi locali, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella riduzione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l’80% dei consumi energetici ed emissioni di CO2 è associato alle attività urbane. Come atto concreto di adesione al patto dei sindaci, i comuni predispongono il Paes( Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ) dove vengono descritti una serie di progetti e azioni pratiche che i Comuni metteranno in atto per raggiungere e superare l’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni entro il 2020. La positività di questi piani è che non necessitano di una ulteriore programmazione o progettazione,  pertanto sono azioni che possono essere messe in atto ovviamente  trovando le necessarie risorse economiche. Solo per esempio il Paes del Comune di Cremona prevede una spesa totale fino al 2020 pari a 11 milioni di euro. L’interesse  non è solo esclusivamente rivolto all’efficientamento energetico, ma coinvolge altri aspetti tesi a migliorare e rendere più sostenibile la qualità della vita nelle nostre città, quali la mobilità sostenibile, realizzazione dell’illuminazione pubblica attraverso led,il ciclo dei rifiuti , ed altri ancora. Se pensiamo al risparmio energetico, possiamo immaginare il perimetro in cui muoversi, partendo dalle scuole, asili nido, palestre, edifici pubblici.  L’adesione di 44 Comuni nella nostra Provincia (circa 179.000 abitanti) al manifesto del Patto dei Sindaci, non può non trovare attuazione fattiva e rappresenta un’opportunità unica per il nostro territorio. Le amministrazioni locali, in virtù della loro vicinanza ai cittadini sono in una posizione ideale per affrontare la sfida energetica in maniera comprensiva,rilanciando l’economia locale  e favorendo creazione di posti di lavoro. E’ dunque il settore pubblico che può svolgere una funzione di traino nei confronti della famiglia e delle imprese ma, diversamente dal passato, può farlo senza dover investire ingenti risorse finanziarie a fondo perduto. In questo senso le Esco ( Energy Service Companies)  ricoprono un ruolo importante. Le Esco infatti sono società, comprese quelle artigiane, che realizzano, finanziano e gestiscono interventi di efficienza energetica per conto di soggetti pubblici e privati. Pensiamo che possa essere una via da intraprendere con la possibilità di rimettere in moto, se pur in parte, il mondo artigianale e con  la speranza che questo possa trainare anche un aumento occupazionale. Sono consapevole di non aver scoperto niente di nuovo, ma sono convinto che questa opportunità  debba essere supportata da un coordinamento territoriale che possa aiutare i Comuni fornendo loro assistenza tecnica e strategica. D’altra parte i Comuni nonostante le pochissime risorse a disposizione, dimostrano di crederci. Un esempio è costituito dall’aggregazione  di  7  Comuni Gadesco-Bonemerse-Corte de Frati-Persico Dosimo-Robecco d’oglio- Malagnino e Olmeneta, che si è posta la priorità della partecipazione a bandi regionali, ottenendo  un finanziamento di  43.000€ dalla Fondazione Cariplo per dare inizio al Paes. Altrettanto positiva è l’iniziativa  organizatta dal GAL Oglio Po “PAES per tutti”

Mimmo Palmieri Segretario Cgil Cremona

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