Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 23.14

COME IN UNO SPECCHIO. PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l'umanita' intera s'interroga.

| Scritto da Redazione
COME IN UNO SPECCHIO. PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

COME IN UNO SPECCHIO. PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l'umanita' intera s'interroga.

 

S'interroga sul crinale apocalittico in cui si trova.

S'interroga sulle scelte necessarie, sui compiti dell'ora.

S'interroga sull'alternativa tra l'universale inabissamento nelle spire del male e del vuoto o la salvezza comune.

S'interroga sull'alternativa tra la violenza che tutto riduce a niente e la nonviolenza che salva le vite.

Sente in quest'ora un appello e un kairos, un momento di verita'.

*

Si guarda in uno specchio l'umanita' e si dice che sa che non riuscira' a fermare la catastrofe della guerra nucleare che va preparandosi se non abolira' la violenza dei maschi.

Si guarda in uno specchio l'umanita' e si dice che sa che non riuscira' a fermare l'ecatombe razzista e genocida in corso se non abolira' la violenza dei maschi.

Si guarda in uno specchio l'umanita' e si dice che sa che non riuscira' a salvare il mondo vivente dall'inquinamento, dalla devastazione e dalla desertificazione se non abolira' la violenza dei maschi.

Si guarda in uno specchio l'umanita' e si dice che sa che non riuscira' a impedire l'inabissamento e l'annichilimento della propria storia, della propria civilta', della propria esistenza stessa se non abolira' la violenza dei maschi.

Si guarda in uno specchio l'umanita' e si dice che sa che il maschilismo e' la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza, e che quindi il compito primo di ogni essere umano che voglia adoperarsi per la salvezza comune e' contrastare il maschilismo, la sua ideologia, le sue prassi, il suo sistema di dominazione che e' il fondamento primo di ogni struttura violenta.

Si guarda in uno specchio l'umanita' e si riconosce una e plurale.

*

Le donne che in tutto il mondo scendono in piazza in difesa dell'umanita'; le donne che ogni giorno oppongono una strenua resistenza alla violenza maschilista e patriarcale, gerarchica e militarista, imperialista e razzista, sfruttatrice e rapinatrice, schiavista e mafiosa; le donne che il 25 novembre, come il 14 febbraio, come l'8 marzo, fanno irrompere nello spazio pubblico dell'agora' la verita' e la luce della loro lotta a contrastare il regime fascista dei maschi, a rivendicare l'umanita' dell'umanita', a costruire la vita come dovrebbe essere, chiamano l'umanita' intera alla lotta per la liberazione comune.

Ad esse la nostra gratitudine, in esse la nostra speranza, con esse la nostra lotta per un'umanita' di persone libere ed eguali in diritti, responsabili e solidali, nella cura comune per il mondo vivente, nella condivisione dei beni e del bene.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

Con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 24 novembre 2017

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com

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